FANO C’è chi ci avrebbe scommesso, ed avrebbe anche vinto. Benedetto Mancini ieri non si è presentato a Fano, rimandando la sua venuta ad oggi salvo il perdurare del problema col padre che gli avrebbe impedito di lasciare Roma come da programma originario. E’ così slittato anche l’incontro che il potenziale nuovo socio di maggioranza dell’Alma aveva in agenda alle ore 15 nella residenza municipale di via San Francesco col sindaco Massimo Seri, che avrebbe conosciuto accompagnato dal direttore generale granata Carmelo Cogliandro. Molti tifosi fanesi se l’aspettavano, essendosi fatti un’idea dell’imprenditore romano sulla scorta dei suoi precedenti nel mondo del calcio. Il più delle volte, per un motivo o per un altro, Mancini è infatti uscito di scena quando si è trattato di formalizzare l’acquisizione di una società.
In pochi hanno insomma creduto alla giustificazione data sul suo mancato arrivo in città, mentre, proprio alla luce di quanto accaduto in passato, in parecchi sono convinti che salterà pure l’appuntamento dal notaio per l’effettivo trasferimento di quote dall’attuale patron Mario Alessandro Russo a lui.
Tanti nodi da sciogliere
L’atto di compravendita dovrebbe essere stipulato entro venerdì, ma ci sono almeno un paio di oggettivi nodi da sciogliere al di là dei dubbi sul buon esito dell’operazione. Uno è legato al fatto che venditore e compratore hanno pattuito un valore economico diverso a seconda della categoria, che in teoria resterà incerta finché ci sarà la possibilità di ricorrere contro la bocciatura della domanda di ripescaggio in C.
Il bonifico “fantasma”
Intanto ieri un rimpallo di responsabilità tra Russo e Mancini ha rischiato di mandare il club fanese incontro ad una figuraccia, poiché da nessuno dei due era partito il bonifico concordato con l’Hotel Ristorante Il Daino di Frontone per l’anticipo del conto del ritiro. Alla fine se n’è assunto l’onere Russo, dopo che a tamponare la situazione era stato Cogliandro col supporto del dirigente della logistica Luca Alessandrini e del vicepresidente Franco Pantaleoni evitando che il soggiorno dell’Alma alle pendici del Monte Catria si concludesse precocemente al termine del primo allenamento. Il quadro generale non può che destare preoccupazione nella tifoseria granata, che si domanda come Russo possa aver dato credito ad un personaggio come Mancini e si interroga sulle possibili decisioni del manager casertano nel caso (tutt’altro che remoto) dovesse restare col proverbiale cerino in mano. Di sicuro, intanto, si è perso un sacco di tempo nella costruzione della squadra.