Pogba panchina punitiva:
con il Chievo gioca Marchisio

Pogba e Marchisio
Pogba e Marchisio
di Timothy Ormezzano
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 12:10
TORINO - Il conto del Bentegodi lo pagher soprattutto Pogba. Domenica, contro il Chievo, Marchisio prender il posto del francese. Sarebbe sommario e ingiusto definire l’enfant prodige bianconero il capro espiatorio della rimonta (da 0-2 a 2-2) subita dalla Juve a Verona. In una squadra le colpe, come i meriti, vanno spartite.



E a Vinovo i verbi, anche quelli meno conosciuti, come pareggiare o perdere, vanno declinati alla prima persona plurale. L’esclusione di Pogba oltre a “punire” la sua ultima deludente prestazione (al netto dell’assist per il raddoppio di Tevez), figlia di una piccola crisi di crescita, gli permetterà di fare un «bel bagno di umiltà», per dirla con Conte. E, intanto, di ricaricarsi. Dietro l’angolo c’è infatti un tour de force di 5 partite in 14 giorni: Chievo, Trabzonspor e Torino allo Stadium, prima delle trasferte in Turchia e in casa del Milan.



«Qualcuno ha staccato la spina. Farò le mie valutazioni». Conte si appresta ad applicare su Pogba quello che definisce il “metodo Mazzone”: prima la carota del posto fisso già all’alba dei 20 anni, poi il bastone della panchina educativa.



Per una volta il Polpo Paul svestirà i panni del titolare inamovibile per indossare quelli del gregario di lusso, mentre Marchisio potrà scrollarsi di dosso la naftalina delle ultime due giornate vissute da fuori.

Il “principino” vuole dimostrare, anche in ottica Mundial, di essere qualcosa in più del primo pezzo di ricambio della carrozzeria bianconera. Mentre si salva Vidal, poco brillante al Bentegodi, finito pure lui nel mirino di Conte.



E scalpita Osvaldo, ieri sfebbrato ma non ancora in gruppo. L’italoargentino spera di poter addentare un altro spezzone di gara contro il Chievo, in vista di un suo impiego da titolare giovedì contro il Trabzonspor. Avanti dunque con Llorente e Tevez, quest’ultimo inserito nella lista della spesa estiva di Mourinho, che avrebbe proposto al Chelsea anche gente come Falcao e Diego Costa. Ma l’Apache non ha intenzione di lasciare la riserva bianconera.