Andrea Delogu gran mattatrice al Politeama di Tolentino con “40 e sto”: «Canto, ballo e faccio ridere»

Andrea Delogu gran mattatrice al Politeama di Tolentino con “40 e sto”: «Canto, ballo e faccio ridere»
Andrea Delogu gran mattatrice al Politeama di Tolentino con “40 e sto”: «Canto, ballo e faccio ridere»
di Chiara Morini
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Sabato 4 Novembre 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 12:16

TOLENTINO - Conduttrice televisiva e radiofonica, attrice e scrittrice, nota al grande pubblico per aver condotto Tim summer hits, Prima Festival, La vita in diretta estate e altre trasmissioni: Andrea Delogu sarà al Politeama di Tolentino domani, domenica 5 novembre, alle ore 18, con “40 e sto”. Lo spettacolo, inserito nella programmazione teatrale del Politeama, è l’unica data in programma nelle Marche

 
Andrea Delogu, come mai questo titolo? 
«Arrivata ai 40 anni la mia vita è cambiata, in meglio devo dire».
 

Come nasce lo spettacolo?
«L’arrivo dei 40 è stato anche un po’ scioccante, tutti dicono che ai 40 anni la vita cambia, è vero, si dice che si modificano tante cose, anche questo è vero, ma è bello.

Il mio sarà un one woman show, ma ci sarà anche altro, non sarà un semplice monologo».

Cosa affronta?
«Nello spettacolo parlo anche di amore, in quel periodo ho divorziato, e ai 40 c’è stata la presa di posizione nella vita. Sono me stessa e vado avanti comunque. Racconto e attingo alla mia vita privata».

Nelle note di regia, si legge, tra le varie cose in cui si districa, anche Max Pezzali, perché proprio lui?
«Max Pezzali? La sua musica e le sue canzoni sono la colonna sonora della mia vita, i suoi brani per me parlano di come ci si rialza con la musica». 

In che senso? 
«Lui canta la vita. Tra i suoi brani vorrei citare “Come mai”, che è la colonna sonora dello spettacolo, e “Me la caverò”: quest’ultimo brano è importante per me a livello personale».

Qual è la 40enne tipo? 
«La donna che non si arrende mai oggi. Generazioni fa a 40 anni una donna era finita, doveva solo crescere i figli, invece oggi la vita è ancora straordinaria, la donna pensa a sé stessa, io sono me stessa a 40 anni». 

Come è strutturato, quindi, “40 e sto”?
«Canto, ballo, parlo con il pubblico, faccio un po’ di tutto».

Coinvolge attivamente gli spettatori quindi?
«Sì, il pubblico è esso stesso parte dello spettacolo, io lavoro per loro, quindi hanno sempre un ruolo». 

Quanto è difficile avere 40 anni?
«Non saprei, è la prima volta che li ho! Non so com’è, ma posso dire che comunque è bellissimo, mi sta piacendo, anche se vorrei avere l’energia di una ventenne». 

Lo spettacolo divertirà? 
«Sì, tanto. C’è anche la scena di un matrimonio, durante la quale ci sarà un’altra canzone di Max Pezzali, ma non dico altro! Si ride, è un gran spettacolo, modestamente parlando».

Ha mai incontrato Max Pezzali o pensato di fare delle cose insieme? 
«Lui è un grande, l’ho già detto, ma fa il cantante, esprime le emozioni con la musica. Pezzali sa bene della mia gratitudine nei suoi confronti».

Progetti in cantiere?
«Ci sono delle cose, ho in mente nuovi progetti, ma per ora sono concentrata su questo spettacolo. Porto avanti “40 e sto” fino alla fine del tour, poi vedremo».

Non sentirà la mancanza di questo one woman show quando sarà finito?
«Forse, una parte di me potrà sentire la mancanza, dopo l’ultima replica al teatro Ambra Jovinelli di Roma, il prossimo 18 dicembre. Però quando arriverà quel giorno, le date di questo spettacolo saranno state 70, per cui dico che alla fine va bene così».

Unica data nelle Marche, vuol salutare la nostra regione?
«Marchigiani, vi adoro, per come si mangia da voi. Poi con me c’è sempre un pezzo delle Marche, il mio regista radiofonico è marchigiano, io stessa sono di Rimini, quindi sono una vostra vicina». 

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