Caldana nell'ultimo film di Pupi Avati: «Sul set ho pianto lacrime vere»

L'attrice Rita Caldana
L'attrice Rita Caldana
di Giovanni Guidi Buffarini
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Martedì 2 Febbraio 2021, 03:05

SENIGALLIA - Lo aspettavamo sul grande schermo, ma l’epidemia s’è messa di traverso e allora il nuovo film di Pupi Avati lo vedremo in televisione, lunedì prossimo su Sky Cinema Uno alle 21,15. “Lei mi parla ancora”, liberamente tratto dall’omonimo memoir di Giuseppe Sgarbi (Skira Editore), racconta la storia d’amore fra Nino e Caterina. Un amore lungo 65 anni, non interrotto neppure dalla morte di lei. «Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui». La sceneggiatura è firmata da Pupi e Tommaso Avati.

 
Prestigioso il cast: Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese, Lino Musella, Fabrizio Gifuni, e Chiara Caselli e Alessandro Haber e Serena Grandi, Gioele Dix, Andrea Nocella e Giulia Elettra Gorietti. E la senigalliese Rita Caldana, presenza ricorrente nel cinema avatiano, scritturata anche da Carmelo Bene per il leggendario “S.A.D.E.” parigino. «In questo film - ci dice - interpreto un’amica della famiglia Sgarbi. Un personaggio che si dà un gran da fare, anche in cucina. Preparo manicaretti. E piango Caterina, che peraltro conoscevo. Come lei saprà, al cinema esistono diversi metodi per indurre le lacrime. Non ho dovuto ricorrervi. Ho pianto senza difficoltà lacrime vere. Sono orgogliosa di come mi è riuscita quella scena». 
Le riprese si sono svolte d’estate fra Roma e Ferrara e dintorni, gli attori e la troupe regolarmente tamponati. Com’era il clima sul set? «Ottimo, come in ogni film di Avati. Pupi è sempre carino e generoso con tutti. Gioviale, da buon romagnolo. È un piacere girare con lui e col suo clan indivisibile il fratello produttore, il figlio, la figlia». Ha incontrato Vittorio Sgarbi? «Ah, Vittorio. Lo frequento da molti anni. È una delle persone più intelligenti che conosca. E più divertenti. Molti pensano che un comico professionista faccia ridere anche fuori dal set. Non è vero, potrei citare numerosi esempi, non mi va di farlo. Vittorio invece è divertentissimo». E adesso, signora Caldana, quali novità in vista? «Adesso Pupi Avati sta preparando un film su Dante, spero di farne parte ma sono scaramantica e non dico niente. Il problema è che con questo virus è tutto bloccato. Assolutamente tutto. Roma è irriconoscibile. È diventata una città spettrale, e non so quando tornerà quella di prima. Sono stata alla Festa del Cinema: sembrava la festa del Covid. Io, prendendo tutte le precauzioni, cerco di condurre una vita normale. Non mi arrendo al Covid. Ma tante persone sono terrorizzate, non mettono il naso fuori di casa. Più del virus, mi fa paura la paralisi dell’economia, l’assenza di lavoro. Soprattutto nell’arte, di cui sembra non importi niente a nessuno». Speriamo nella (rapida) campagna vaccinale... «Speriamo nel Grande Architetto dell’Universo».
“Lei mi parla ancora” è un film Sky Original prodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con la DueA Film dei fratelli Avati, con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

La fotografia è di Cesare Bastelli, i costumi di Beatrice Giannini, scenografia di Giuliano Pannuti.

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