L'indimenticabile carezza della sera
Cena-spettacolo con i New Trolls

Nico Di Palo e il leader del gruppo Vittorio De Scalzi
Nico Di Palo e il leader del gruppo Vittorio De Scalzi
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Sabato 18 Marzo 2017, 10:58
SENIGALLIA - Prosegue con crescente successo la formula della cena spettacolo organizzata da Radio Arancia presso il Finis Africae di Senigallia. Oggi protagonisti della serata i mitici New Trolls, formazione genovese che già dalla fine degli anni ’60 è uno dei gruppi più conosciuti d’Italia. La storia dei New Trolls è tra le più difficili da riassumere, essendo piena di cambi di formazione, cambi di nome, rivalità tra i suoi componenti... e grandi successi. Ne abbiamo parlato con Vittorio De Scalzi, leader del gruppo da tanti anni.
Vittorio ci racconti la storia dei New Trolls.
«Noi nasciamo nella seconda metà degli anni ’60 a Genova come gruppo beat, quello era il genere del momento visto l’enorme successo che riscuotevano i Beatles. Ne fummo colpiti anche noi. Pensa che noi abbiamo aperto il concerto dei Rolling Stones in Italia e questa esperienza ci fece capire che dovevamo osare di più. Su questa strada abbiamo iniziato l’esperienza del rock progressive e con il “Concerto Grosso” abbiamo cercato e trovato la sintesi del rock e della musica classica. Fu una bellissima esperienza che ci portò a collaborare con il compositore Luis Enriquez Bacalov, un lavoro ambizioso che viene considerato ancor oggi uno dei dischi di rock italiano più importanti di sempre».
Il disco ebbe molto successo all’epoca, ma non crede che solo ora viene compresa tutta la sua valenza artistica?
«Certo hai ragione, all’epoca avevamo un rispetto reverenziale per tutto che arrivava dall’America e dall’Inghilterra, però con il tempo questa specie di sudditanza si è affievolita e ora giriamo il mondo con la nostra musica prendendoci delle belle soddisfazioni».
Dunque possiamo dire che i New Trolls hanno fatto un po’ di tutto?
«Beh, senza falsa modestia avendo delle belle voci e una preparazione tecnico-musicale di tutto rispetto conclusa l’esperienza progressive abbiamo messo al servizio del grande pubblico del pop le nostre qualità con enorme successo. Abbiamo prodotto tanto e col senno di poi posso tranquillamente ammettere che “qualcosetta” la cancellerei».
Qual è il momento di maggiore emozione nella sua carriera ?
«L’inizio, forte e pieno di creatività. Se penso al lavoro fatto con De Andrè ancora mi vengono i brividi. Sono molto legato a quei momenti». 
E stasera cosa farete?
«Faremo un lungo viaggio dal vivo di tutta la nostra carriera, che parte dagli anni sessanta ed arriva fino ai giorni nostri. È ovvio che ci saranno tutti i nostri cavalli di battaglia e le canzoni che tutt’ora emozionano il nostro pubblico».
Se a vent’anni le avessero detto che nel 2017 avrebbe calcato ancora un palco...
«Inimmaginabile, anche perché quando fai musica vivi intensamente il presente e non ti accorgi che passano gli anni. Pensa, quest’anno compio cinquant’anni di musica e io non me ne sono accorto».
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