SENIGALLIA - Nuova musica per gli Arbitri Elegantiae, pronti a rilasciare il singolo “Settembre 29 ‘44”. La band di Senigallia pubblicherà il nuovo brano proprio il 29 settembre, nel giorno del 79esimo anniversario di una delle pagine più oscure della storia italiana. Una canzone per raccontare l’eccidio di Monte Sole, un insieme di stragi compiute dalle truppe nazifasciste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei Comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno. Al termine delle azioni di rastrellamento contro formazioni partigiane si contarono 1.830 morti, in gran parte donne, anziani e bambini, per uno dei crimini contro l’umanità più brutali di tutto il secondo conflitto mondiale.
Lo spunto
«Questa canzone nasce dalla visita del nostro chitarrista e bassista Federico Messersì al parco storico di Monte Sole – spiega Lorenzo Franceschini, voce e chitarra della band di Senigallia – esplorando quelle zone ne è rimasto estremamente colpito, ed ha deciso di comporre questa canzone. Musca e parole nate di getto, che poi successivamente abbiamo arrangiato tutti insieme fino a quello che si potrà sentire tra qualche giorno. Un evento terribile, e crediamo sia doveroso ricordare questa parte della nostra storia». La band nata nel 2000 tra i banchi di scuola e che nel corso degli anni ha cambiato formazione, oggi è formata da Lorenzo Franceschini, Federico Messersì, Giovanni Frulla, Marco Giulianelli, Gabriele Ciceroni, Eugenio Gregorini e Silvia Falcinelli.
La creazione
Nel corso degli anni tanta musica scritta e prodotta, con ancora oggi la voglia di proseguire nel lavoro di “creazione” di nuova musica.
Per il nuovo singolo “Settembre 29 ‘44” (disponibile dalla mezzanotte del 29 settembre su tutte le piattaforme streaming, mixata e masterizzata da Alessandro Castriota) è stato girato anche un video realizzato da Orso Rosso Film con le animazioni di Giulia Conoscenti e le immagini di Roberto Beani e Carloalberto Canobbi. «Nella canzone – Conclude Lorenzo Franceschini – c’è il suono di una chitarra distorta, molto forte, in primo piano. Con questo tipo di suono abbiamo cercato di ricreare i suoni di quel giorno. Nella coda della canzone c’è però un suono diverso, sempre della chitarra, questa volta quasi a voler vedere al futuro, da immaginarlo dopo questa terribile strage».
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