Noor, da Urbino alla finale di Sanremo Giovani: «Che ansia tra attese e scremature, ma è stata un'esperienza stimolante»

Noor, da Urbino alla finale di Sanremo Giovani
Noor, da Urbino alla finale di Sanremo Giovani
di Beatrice Giannotti
3 Minuti di Lettura
Martedì 29 Novembre 2022, 02:00

Si chiama Noor Amelie Mocchi, ha 18 anni, è di Urbino, frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico al “Raffaello” ed è tra i finalisti di Sanremo Giovani. Insieme a Colla Zio, Fiat 131 e Romeo & Drill, è infatti tra i 4 artisti che parteciperanno alla serata finale di Sanremo Giovani il 16 di settembre. Noor vive ad Urbino, con il fratello Nicholas, papà Domenico, italiano, appassionato di attività outdoor, appassionato di cavalli e bici e mamma Nargiza, kirghiza, sempre sorridente e solare che gestisce una attività ricettiva nei pressi di Urbino.

 
La passione


È cresciuta immersa in due mondi e culture che hanno sviluppato in lei un connubio importante in cui la musica rappresenta da sempre una costante. Fin dalle elementari si è avvicinata alla musica: prima le lezioni di piano «fondamentali per comporre e scrivere le mie canzoni» dice. Cinque anni fa sono iniziate le lezioni di canto con la maestra Valentina Bernardini e dallo scorso anno anche con Davide Di Gregorio. La prima canzone che ha scritto risale alla pandemia, aveva 16 anni, e ha trovato in un pentagramma la strada per dare voce a quelle che erano le sue sensazioni, le emozioni di una adolescente chiusa in casa. Con “Respiro” ha avuto un grande successo su Tik Tok e YouTube mettendo in strofe e musica quella che è stata la situazione di molti giovani e giovanissimi. È poi arrivata la partecipazione ad X-Factor che con tre ‘sì’, oltre la soddisfazione, l’ha portata a farsi conoscere ed apprezzare, fino ad arrivare a “Tu non sai chi sono io”.

«Mi hanno sentita alle audition di X-Factor e mi hanno chiamata per raccontare la storia dei giovani durante la pandemia» spiega. Ad oggi, oltre al singolo “Respiro”, è in sala di registrazione “A quando” per la scrittura del suo primo album. Un summer camp di canto l’ha portata a conoscere e a farsi conoscere dal produttore Manuel Magni che l’ha portata a Area Sanremo, step preliminare per Sanremo Giovani. «Eravamo oltre 500 ragazzi – racconta Noor – ed è stato emozionante arrivare tra i primi 40. Sabato scorso siamo stati selezionati in 20. Domenica siamo stati ascoltati nuovamente».

Due, infatti, le commissioni: quella musicale Rai composta dalla vicedirettrice Prime time Federica Lentini, dal maestro Leonardo De Amicis e dall’autore Massimo Martelli, e quella di valutazione di Area Sanremo composta da Lavinia Iannarilli e dagli autori Paolo Biamonte e Sergio Rubino, e il direttore artistico, Amadeus.

«Ero in ansia, ma non quanto credevo – spiega Noor –. Ma ne ho avuta di ansia tra attese e scremature. È una delle competizioni più grandi e importanti, ma l’ambiente è molto bello, dallo staff ai ragazzi che hanno partecipato. È stato stimolante essere in mezzo a così tanti giovani, così tanti talentuosi artisti. Ho creato dei bei rapporti, ad esempio con Romeo & Drill avevamo legato da subito ed è stato un piacere sapere fossero passati anche loro. Anche i miei amici di Urbino sono stati molto contenti – continua – e mi hanno supportato tantissimo. Sono molto scaramantica e per saltare la scuola avevo inventato delle scuse. Sono rimasti un po’ scioccati, ma mi hanno chiesto come potermi aiutare». Non resta dunque che attendere il 16 dicembre per vedere Noor sul palco.

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