"My Working Class Hero”, ​Iiro Rantala
racconta il suo John Lennon ad Ancona

Iiro Rantala
Iiro Rantala
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Febbraio 2016, 21:43
 ANCONA -   "John era sincero, credeva sempre nelle cose che cantava. Credeva che la gente potesse vivere in pace sulla Terra. Ecco perché queste canzoni risvegliano nelle nuove generazioni le stesse emozioni che ho provato io quando le sentii tanti anni fa." Così Iiro Rantala, che inaugura giovedì 4 febbraio “Ancona Jazz Weekend”, parla dell’eroe della sua infanzia, John Lennon, cui ha dedicato l’ ultimo disco, “My Working Class Hero”.

Pensate a un musicista dalla formidabile tecnica di derivazione classica, profondo conoscitore del linguaggio jazz (come abbiamo verificato l’anno scorso, proprio ad Ancona, negli stili di un Oscar Peterson o un Bill Evans), capace di introiettare, e render pubbliche con entusiasmo, tutte le esperienze musicali che lo hanno formato, Beatles compresi. Questo, e magari qualcosa in più, è il finlandese Iiro Rantala, sicuramente uno dei personaggi più importanti del nuovo jazz europeo e mondiale. Ama le piccolissime formazioni, ma è in solitudine che esprime a pieno il suo mondo, soprattutto dal vivo. La sua arte pianistica si accompagna infatti a presentazioni e commenti carichi di ironia e divertissment, che sapranno esaltarsi al cospetto dello stupendo piano Steinway & Sons gran coda, in dotazione al Teatro Sperimentale .

E’ qui infatti, alle 21:30, con apertura del botteghino un’ora prima, che si svolge l’intera rassegna “Ancona Jazz Weekend”, che prosegue nelle serate successive con l’omaggio a John Coltrane del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e il suo quartetto “Living Coltrane”, e il duo inedito, dal titolo emblematico “Poesia”, con il pianista Kenny Werner e la sublime cantante/chitarrista/compositrice brasiliana Joyce. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA