Il tour
I due artisti nella loro tournée stanno presentando i loro più grandi successi con una nuova veste. Brani cult, ormai entrati nel cuore della gente e divenuti colonna sonora di intere generazioni. E i due artisti hanno anche reinterpretato due grandi classici del proprio repertorio. “Peppino”, brano che Venditti incise nel 1986 dopo un suo viaggio in Eritrea, è forse una tra le canzoni che più hanno emozionato De Gregori, durante le prove del tour. Accanto a questa c’è anche “La donna cannone”, che Francesco De Gregori cantò nel 1983 e che è il brano che Venditti, dal canto suo, ha sempre amato e avrebbe voluto scrivere.
La band
Due diversi artisti, ma affini, ciascuno con la sua poetica, con le proprie canzoni di successo, insieme sullo stesso palco e con una sola band di musicisti, che unisce quelli che collaborano con i due artisti nei loro impegni da singoli. Così alla batteria ci sarà Alessandro Canini, alle tastiere Danilo Cherni, al piano Carlo Gaudiello.
Le emozioni
Immancabili le emozioni, stando ai commenti sui social di chi c’è stato, e data l’immensità artistica di De Gregori e Venditti. Qualche modifica, nel corso delle date, viene segnalata, ma di massima al concerto si dovrebbero ascoltare brani come “Bomba o non bomba”, “Notte prima degli esami”, “Ci vorrebbe un amico”, tra i titoli di Venditti. Tra i titoli di De Gregori sono in programma “La leva calcistica della classe ‘68”, “Generale”, “Rimmel”, solo per citarne alcuni. Oltre, ovviamente, ai due già citati “Peppino” e “La donna Cannone”.
La collaborazione
Due straordinari artisti che hanno iniziato a collaborare quando avevano poco più di vent’anni, durante un viaggio in Ungheria. Era il periodo in cui scrivevano canzoni insieme, in cui arrivarono all’esordio discografico comune. Era l’album “Theorius Campus”, e tra le tracce incise c’erano brani come “Roma Capoccia” per Venditti e “Signora Aquilone” per De Gregori. È il disco con cui entrambi hanno iniziato il proprio percorso artistico, fatto di emozioni per loro, ma soprattutto per il pubblico e per i fan, di pagine, o meglio di note, che hanno scritto e raccontato l’Italia, attraverso le loro canzoni. Un riavvolgimento del nastro lungo 50 anni, che dallo scorso anno, quando hanno iniziato a girare l’Italia, sta emozionando tutto il Paese. Una rinnovata amicizia artistica che, dopo la fine del tour outdoor, che si concluderà con la seconda data maceratese, andrà avanti anche nei palasport.
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