Nannipieri dopo le serate finali del festival: «Musicultura, che bellezza. Per me è stata una delle edizioni migliori»

Nannipieri dopo le serate finali del festival: «Musicultura, che bellezza. Per me è stata una delle edizioni migliori»
Nannipieri dopo le serate finali del festival: «Musicultura, che bellezza. Per me è stata una delle edizioni migliori»
di Chiara Morini
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Lunedì 26 Giugno 2023, 07:06

MACERATA - Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura, i Santamarea hanno vinto quasi tutto…
«Sono piaciuti al pubblico dello Sferisterio, che con il proprio voto decide il vincitore assoluto. Loro sono i vincitori assoluti di una delle edizioni più belle, secondo me, di Musicultura, guardando alla varietà e all’eccentricità. I Santamarea si sono resi protagonisti di una performance brillante, con una eco della Sicilia antica, per il testo, e gli studenti delle università li hanno votati proprio per il testo. È successo poche volte che i vincitori assoluti abbiano portato a casa così tanti premi. Tra loro, nel 2005, Simone Cristicchi. Il premio nuovo Imaie per il tour è andato a Lamante».

Crede che sentiremo parlare di loro in futuro?
«Sono cauto nel parlare di futuro. La sensazione però è buona, loro sono agli inizi, sono le prime canzoni che realizzano e, pur avendo tenuto molto bene il palco, sanno che c’è tanto da lavorare. I Santamarea sono tre fratelli più quella che chiamano “sorella acquisita”: agiscono da vera band, senza tensioni, nemmeno da Stefano, l’autore dei brani». 
Come ha visto i vincitori sul palco della finale?
«Nessuno di loro ha tremato sul palco, segno che il percorso fatto per arrivare fino alle serate finali serve. Loro, giovani artisti, hanno saputo tenere il palco, al pari dei grandi artisti ai quali pure può capitare di sbagliare». 
Da 1126 iscritti a otto vincitori di cui uno assoluto: un bilancio della 34esima edizione?
«Raramente mi sbilancio, ma come dicevo questa è stata l’edizione più bella, incoraggiante ed entusiasmante. Abbiamo visto una generazione di giovani artisti, alcuni eccentrici, e devo dire molto lontani da tutto quello che si ascolta nelle radio. Non voglio dire che siamo un’oasi, ma che abbiamo potuto ascoltare qualcosa di diverso rispetto al solito». 
Ora sarete a riposo o già inizierete a lavorare per l’edizione numero 35? 
«In realtà non smettiamo ancora di lavorare a quella di quest’anno. Il 6 luglio prossimo, su Rai 2, andrà in onda una selezione delle due serate finali. Stiamo lavorando per realizzare questo programma. Poi sì, calerà definitivamente il sipario su questa edizione. Una pausa la prenderemo, poi andremo alla ricerca di idee per trovare possibili nuove cose verso cui guardare».
Se Piero Cesanelli fosse stato ancora tra noi, cosa avrebbe pensato di questa edizione? 
«Difficile rispondere, dovrebbe essere con noi. Se ci fosse sicuramente avremmo avuto qualche disaccordo, ma lui sarebbe stato davvero contento sul pubblico: gli avrebbe fatto tanto piacere sentire che lo Sferisterio, per le due serate, si era riempito quasi del tutto già prima di conoscere gli ospiti famosi, un grande risultato. Piero, che ha dato vita a questo sogno e ci ha dato le dritte per continuare ad andare avanti, sarebbe stato contento di questo. Certo poi c’è anche l’aspetto economico, ma voglio ricordare che la nostra associazione non fa profitti».
Consigli ai futuri nuovi concorrenti che si iscriveranno alla prossima edizione? 
«Stupiteci, sorprendeteci, dobbiamo squarciare quella cappa di grigio che incombe».

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