MACERATA - È arrivato il giorno del debutto ufficiale di “Lucia di Lammermoor”: dopo l’anteprima giovani di giovedì scorso, andrà in scena oggi, sabato 12 agosto, alle ore 21 allo Sferisterio di Macerata. Repliche in programma lunedì 14, giovedì 17 e sabato 19 agosto. Erano vent’anni che il capolavoro di Gaetano Donizetti non veniva messo in scena allo Sferisterio e oggi, che torna, promette di trasportare il pubblico ed emozionarlo con le melodie immortali e il fascino del belcanto. Il tutto con atmosfere gotiche e ricostruzioni fatte con effetti speciali che coinvolgono immagini dei castelli e delle scogliere scozzesi.
La coproduzione
L’opera è realizzata in co-produzione con “Les Chorégies d’Orange”, un festival lirico nella città francese di Orange, località nota per un festival lirico simile al Macerata Opera Festival, che si svolge ogni anno in un imponente teatro romano. Dramma tragico in due parti e tre atti, con il libretto di Salvatore Cammarano, l’opera vedrà artisti del bel canto di fama internazionale. Lucia sarà interpretata da Ruth Iniesta, Edgardo sarà impersonato da Dmitry Korchal, Enrico invece sarà portato in scena da Davide Luciano e infine ci sarò Mirco Palazzo che sul palco diventerà Raimondo. Guidati da Jordi Bernacér, gli artisti saranno insieme a Paolo Antognetti, che sarà Arturo, Natalia Gavrilan, che sarà Alisa, e Gianluca Sorrentino nei panni di Normanno. In scena anche un po’ di Marche: nella buca, infatti, ci saranno la Form, l’orchestra filarmonica marchigiana, il coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”, diretto da Martino Faggiani e infine la banda Salvadei.
La storia
Il pubblico avrà modo di vedere uno spettacolo che si caratterizza per essere un piccolo angolo di romanticismo letterario.
Lo strumento unico
Strumento in passato collegato alla follia, la glassarmonica servirà in scena proprio per restituire e accompagnare la perdita della ragione della protagonista. A suonare lo strumento, che il più delle volte viene sostituito dal flauto, sarà uno dei pochissimi artisti che ancora lo suonano, il tedesco Sascha Reckert. La regia dello spettacolo è affidata a Jean Louis Grinda, le scene sono state realizzate da Rudy Sabounghi, i costumi da Jorge Jara. Il video design è stato predisposto da Etienne Guiol, realizzato da Malo Lacroix e le luci sono di Laurent Castaingt.