Il contrabbassista Di Castri al Cotton Club ​con un progetto dedicato al mostro sacro della musica Mingus Jr

Il contrabbassista milanese Furio Di Castri
Il contrabbassista milanese Furio Di Castri
di Filippo Ferretti
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Giovedì 5 Maggio 2022, 15:12

ASCOLI - Penultimo appuntamento della stagione domani sera, venerdì 6 maggio, al Cotton Club di Ascoli. Sotto i riflettori del tempio delle sonorità “live” ci sarà un musicista di fama, il contrabbassista milanese Furio Di Castri, che per l’occasione presenterà al pubblico innamorato del jazz il progetto dedicato a un mostro sacro della musica del secolo scorso, il contrabbassista, pianista e compositore statunitense Charles Mingus Jr. Al centro dell’esibizione ci sarà il repertorio di uno dei più grandi musicisti e compositori jazz che ha collaborato con Louis Armstrong, Herbie Hancock, Dizzy Gillespie. Furio De Castri è attivo da sempre nella musica, avvicinandocisi all’età di 11 anni con la tromba, per poi passare al basso elettrico all’età di 13 e al contrabbasso a 19 anni.


Il progetto “Furious Mingus” risale al 2009: allora si trattava del trentennale della scomparsa del leggendario Charles. La ricorrenza del centenario mingusiano ha offerto a Di Castri l’opportunità di riproporre la formula. In questa nuova edizione del tour, che vanta un inedito cast di musicisti, rimane tuttavia intatto l’omaggio, l’ammirazione, l’amore nei suoi confronti.

Del resto nulla, neanche il passare del tempo, può scalfire la posizione occupata da Charles Mingus nella storia del jazz e l’influenza esercitata dal suo lascito musicale, nel quale convivono le radici del blues e l’estetica di Duke Ellington, la forza di John Coltrane e la creatività di Charlie Parker, rese uniche e diverse dalla sintesi messo in campo da Mingus, di personalità e talento non meno speciali di quella dei suoi modelli. “Furios Mingus” per De Castri sarà l’opportunità di suonare con un gruppo di musicisti di enorme livello: Achille Succi al sax contralto e clarinetto basso, Giovani Falzone alla tromba, Fabio Giachino alle tastiere e al pianoforte, Mattia Barbieri alla batteria.


La serata permetterà di poter vedere De Castri all’opera, lui che ha annoverato premi e successi in tutto il mondo.

Nato a Milano nel 1955, ha collaborato a lungo con Michel Petrucciani, Chet Baker, Enrico Rava, Joe Henderson, Paul Bley, Richard Galliano, John Taylor e Paolo Fresu, ha inciso più di duecento dischi di cui 20 come leader e ha composto musiche per orchestra e laboratori sperimentali, teatro, danza e arte contemporanea.

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