L'artista e autore ascolano Paul Giorgi nelle piattaforme e nelle radio con il suo nuovo brano “Cicale”

Paul Giorgi
Paul Giorgi
di Filippo Ferretti
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Lunedì 13 Settembre 2021, 11:14

ASCOLI - È uno dei più promettenti giovani autori e musicisti della nostra regione. A credere in lui è stata addirittura l’etichetta nazionale “Believe Music”, che annovera nel proprio carnet nomi delle sette note del calibro di Ultimo e della rinata Orietta Berti. Si tratta di Paul Giorgi, il 25enne artista ascolano che, prima della fine del lungo periodo legato al lockdown, ha deciso di dare vita ad un corposo progetto musicale che lo vede cimentarsi in una serie di singoli tutti dedicati alla natura, proprio per evidenziare il necessario bisogno, dopo tanta reclusione subìta a causa della pandemia, di ritrovare il rapporto tra gli esseri umani e la flora, la fauna, l’ambiente esterno che ci circonda. Successivamente all’uscita di “Tigre”, venuto alla luce lo scorso marzo e poi di “Acqua” e di “Gazza”, ecco che Paul Giorgi ha ufficializzato nelle piattaforme e nelle radio il suo nuovo brano, intitolato “Cicale”.
Il nuovo singolo, che porta la firma di “Le Siepi Dischi”, permette al suo autore di trasportare l’ascoltatore in una selva di emozioni, nella giungla a bassa fedeltà contaminata di indie-rock. Tutto questo in attesa dell’album, che dovrebbe uscire entro la fine del 2021. «Ho scritto il brano “Cicale” al termine di giornata: avevo una chitarra classica con quattro corde e il simbolo della pace disegnato col pennarello sopra. Un brano semplice, immediato in cui mi sono sentito di raccontare le mie sensazioni» esordisce Paul Giorgi a proposito della sua nuova fatica, registrata con l’ausilio di vari strumenti, con Sebastiano Ricci che si è occupato delle batterie. «C’è una sorpresa sul finale, con uno strumento particolare, australiano, che è suonato da Giulia Canala, il “didgeridoo”, affidato a colei che ha anche realizzato la copertina», spiega il giovane cantante, musicista e autore, ricordando che il master è di Marco Vannucci.
La pandemia non ha dunque fermato il talento di Paul Giorgi, che dopo una pausa durata un po’ di mesi, ha deciso di affrontare un percorso solistico dopo l’esperienza con il suo gruppo d’esordio, i The Koffees, anche se ancora attorniato da un gruppo di musicisti con cui si sente in profonda amicizia e sintonia artistica. Paul Giorgi, dopo aver frequentato il Cet, il Centro Europeo Tuscolano, struttura presieduta da Mogol, non si è più fermato nello scrivere musica. I lunghi mesi trascorsi durante il lockdown hanno permesso a lui di unire ispirazione con gli stati d’animo che il lungo periodo ha generato presso gli esseri umani.
La scorsa primavera l’artista aveva fatto uscire il primo dei frutti di questo isolamento ricco di creatività, pubblicando il singolo “Tigre”, seguito poi dagli altri due, entrambi prima dell’estate.

Tutti accompagnati da sorprendenti videoclip, diretti da Andrea Giancarli, il regista della serie “Non voglio mica la luna”, la prima creata appositamente per il web, girata tre anni fa ad Ascoli e per la quale lui ha ideato e composto le musiche. «Sono molto felice che i miei collaboratori siano nati e cresciuti nella mia terra, perché tutto ciò dà una forza maggiore ai lavori che porto avanti» conclude Paul Giorgi, sottolineando,in particolare, il talento di Giulia Canala, colei che, con il suo estro e il suo mestiere, ha contribuito non poco al risultato dei suoi videoclip.

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