L'anconetano Scansani, in arte International Washing Machines, sulle piattaforme con “Lampioni”: «E' un viaggio senza colori»

L’anconetano Matteo Scansani, in arte International Washing Machines
L’anconetano Matteo Scansani, in arte International Washing Machines
di Franco Gigante
3 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Gennaio 2022, 10:19

ANCONA - «Ho cercato di tradurre l’asetticità, il grigiore, la distanza dallo spirito della nostra società all’interno del brano, descrivendo situazioni apparentemente banali, ma metaforicamente intrinseche di significato». È la riflessione fatta dall’anconetano Matteo Scansani, in arte International Washing Machines, su “Lampioni”, un nuovo capitolo che segue la pubblicazione dei precedenti singoli ”False ipotesi” e “Lfs”

 
Un brano intimo
«È un brano molto intimo – ha sostenuto l’artista – Dentro mi ci rispecchio molto e credo che, come per il resto dei miei brani, traspaia la sincerità, condizione fondamentale prima di scrivere un qualcosa di personale». “Lampioni” è la descrizione di un viaggio nel mondo e nella società contemporanea, un viaggio senza colori, schietto; nel brano ci sono tutte le conseguenze dei tempi post-moderni, delle luci artificiali e del falso contatto. «Credo sia il brano, tra i tre singoli, che più rappresenti gli intenti del progetto – ha precisato – Dentro c’è la sperimentazione nel mischiare l’elettronica dei synth a una chitarra punk e a una batteria a tratti quasi dance e l’attenzione particolare al testo, manifesto dei nostri tempi moderni».

L’evasione
Allucinarsi per evadere, lasciarsi attraversare dai non sentimenti, rimanere inermi. «Credo che la giusta definizione per “Lampioni” sia manifesto dei tempi moderni – ha sottolineato – Per la parte strumentale sono partito dalla chitarra, che doveva inizialmente essere lo strumento centrale, cardine del pezzo; poi, nel momento in cui ho iniziato a lavorare sui sintetizzatori, ho compreso che entrambi sarebbero dovuti coesistere sullo stesso livello e così nessuno strumento prende il completo comando al suo interno: l’intento era quello di far galleggiare l’ascoltatore per creare una situazione atta a stimolarne la concentrazione».


Il progetto
International Washing Machines è il progetto musicale solista di Matteo Scansani che ha l’intento di far incontrare parole e temi con le movenze dell’elettronica. «Vengo da Offagna, in provincia di Ancona – ha osservato –.

Il mio progetto musicale nasce dall’esigenza di colmare un vuoto musicale che avevo dentro, di creare un qualcosa che mi sarebbe piaciuto ascoltare ma che ancora non riuscivo a trovare n».I testi in questo progetto hanno un ruolo di primaria importanza e niente viene lasciato al caso, lasciando all’ascoltatore un insieme di parole pronte per ogni personale interpretazione. «Tengo molto alla parte testuale, forse anche perché sono un grande amante della poesia, soprattutto di quella novecentesca e contemporanea – ha confessato – Credo che con le parole giuste si possano suscitare l’emozioni più grandi che lo spirito umano possa provare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA