Al Galleria di Ancona la prima regionale di “Neve e sangue”, storia di valori profondi nelle Marche ferite

Al Galleria di Ancona la prima regionale di “Neve e sangue”, storia di valori profondi nelle Marche ferite
Al Galleria di Ancona la prima regionale di “Neve e sangue”, storia di valori profondi nelle Marche ferite
di Giovanni Guidi Buffarini
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 11:46

ANCONA - Questa sera alle 21,30 al Cinema Galleria di Ancona si terrà la prima proiezione regionale di “Neve e sangue”, regia del recanatese Giorgio Cingolani. Il film è stato prodotto dalla Arbash di Pasquale Scimeca e Linda Di Dio e ha ricevuto il sostegno di Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura e della Regione Marche. 

 
La serata


Alla serata presenzierà il regista, accompagnato da parte della troupe e dagli interpreti principali, attori non professionisti tutti marchigiani. “Neve e sangue” è stato girato nella nostra regione e in particolare nelle zone più direttamente colpite dal terremoto del 2016: Visso, Ussita, Castel Sant’Angelo sul Nera. Non è un documentario in senso stretto ma ha un taglio documentaristico e rielabora un fatto di cronaca. Racconta di Giuseppe, un anziano allevatore che non ha lasciato il suo paese alle pendici dei Sibillini e si appresta a trascorrere un nuovo inverno solitario e precario. Mentre il sindaco del paese, un ricco imprenditore, su di lui fa pressioni affinché venda la proprietà e lasci campo libero a un grande progetto immobiliare speculativo.

Giuseppe sta per cedere, ma ecco che un incontro imprevisto rimescola le carte. Nelle note di regia Cingolani - anche autore della sceneggiatura assieme a Costanza Saccarelli - scrive che « è un film sulla riscoperta dei valori profondi che legano gli esseri umani fra loro e danno un senso alla vita.

Ma è anche un film che intende sollecitare lo spettatore a trovare i nessi nascosti che animano l’agire del protagonista e che danno significato alle sue azioni in relazione all’ambiente che lo circonda, agli antichi valori di cui si fa portatore e testimone. In questo spostamento progressivo di ottica dal protagonista all’ambiente circostante, dalla società di oggi alle tradizioni del passato, dal mito al rito, vorrei fosse contenuta la scoperta della pari dignità fra gli esseri umani, e il profondo legame che essi sono tenuti a instaurare fra di loro e con l’ambiente». 


La prima


Quella di stasera è la seconda proiezione pubblica del film. La prima si è tenuta al Festival internazionale del Cinema di Salerno dove agli applausi del pubblico è seguita la menzione speciale della giuria. «La terza proiezione è già fissata per sabato all’Auditorium di Sarnano, serata in onore del protagonista Nazzareno Mignini, carabiniere in pensione», annuncia Cingolani. «Nei prossimi mesi il nostro proseguirà il suo viaggio nei festival, quindi lo accompagnerò in giro per l’Italia. Di sicuro a Roma e in varie località delle Marche. Stiamo prendendo accordi per mostrarlo nelle scuole, tratta temi che possono interessare i ragazzi e innescare riflessioni non banali».

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