ANCONA - Sembrava impossibile trasformare in spettacolo di danza il piccolo capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry. Il cimento è riuscito a Luca Silvestrini, coreografo jesino che, cresciuto professionalmente a Londra, ha da lì spiccato il volo nel mondo della danza internazionale. “The little prince” sarà in prima ed esclusiva nazionale alle Muse di Ancona sabato 11 (ore 20,45) e domenica (ore 16,30). Lo spettacolo ha debuttato nel 2018 a Londra.
«Mi era stato commissionato per il Natale, dai teatri londinesi The Place e DanceEast, un family show – racconta Silvestrini - ispirato a una fiaba celebre. Ho scelto il testo di Saint-Exupéry, che avevo molto amato da adolescente, impressionato dal messaggio di amicizia e dalla stravaganza dei personaggi». Ma poi, la vera sfida è stata mettere in scena un racconto che non è stato pensato per il teatro. «Era la prima volta che allestivo uno spettacolo per bambini con la mia compagnia Protein. E soprattutto che partivo da un testo preesistente. Una storia già scritta impone dei vincoli, ma mi ha dato uno stimolo in più: la complessità della fiaba, con i suoi flashback, mi ha costretto a smontarla a tavolino e a ricostruirne con pazienza le connessioni interne. Un lavoro difficile, e alla fine divertente, e molto gratificante».
Immaginiamo che sia stato difficile anche selezionare il cast. «Un’altra sfida. Ma ho trovato una danzatrice bravissima, Faith Prendergast, che è proprio come immaginavo il Piccolo Principe. Poi, dovendo sfrondare tanti personaggi, ho affidato ai due performer scelti per il Serpente e la Volpe, due fuoriclasse, anche i ruoli degli adulti, che il protagonista incontra sui pianeti - il business man, il geografo, il lampionaio... - e che non sanno più ascoltare con il cuore, ma pensano solo alle cose pratiche».
E i genitori, gli adulti, come reagiscono? «Da un formulario, consegnato agli spettatori alle prime recite, è venuto fuori che in tanti ancora non conoscevano questa storia. E quelli che l’avevano letta hanno trovato la mia versione in danza “illuminante” sui valori che trasmette: l’amicizia e la necessità di ascoltare, ogni tanto, il bambino che c’è in noi. Chi altri è il Piccolo Principe, se non il fanciullino che il pilota aveva messo a tacere?». E poi c’è la musica. «Originale, come sempre, in ogni mio spettacolo, creata “in diretta”, durante le prove, con i suoi strumenti da Frank Moon, che ha anche registrato le nostre voci: ne è venuto fuori un tessuto musicale bellissimo».
Un regalo di Natale per il pubblico anconetano che domenica, al termine della replica, assisterà alla consegna del Premio della Critica Teatrale 2020/2021 a Luca Silvestrini, che non aveva potuto ritirare lo scorso novembre.