La band anconetana dei Flemt sul palco dell’Ariston in cerca del pass per la finalissima di Sanremo Rock

I Flemt
I Flemt
di Veronique Angeletti
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Martedì 7 Settembre 2021, 10:11

ANCONA - “Niente ci fermerà” è il grido di battaglia con cui si esibiscono  martedì 7 settembre alle 14,15, i Flemt alle finali nazionali di Sanremo Rock. Un appuntamento impegnativo per la band marchigiana: competono con altri 120 gruppi, di cui solo dieci accederanno alla finalissima dell’11 settembre. Al prestigioso palco dell’Ariston, ci sono arrivati dopo essersi aggiudicata la finale regionale di Porto d’Ascoli dello scorso 24 luglio e si presentano con una canzone in inglese, con il brano “Don’t stop me”.

Una pillola musicale d’energia che scatena positività in questi tempi in cui ognuno ha imbrigliato la propria libertà per preservare il benessere della collettività. La band che vanta un nome che i due fondatori anconetani (Michele Trillini alla chitarra e Alessandro Lapini, detto Frank, al basso) non hanno voluto mai spiegare, gode della voce di un altro anconetano, Patrik Pambianco, brillante candidato nel 2017 a “Tù sì que vales” e del ritmo del batterista recanatese Archelao Macrillò.
Nata nel 2006, rifondata nel 2011, questa band ha vinto il concorso “Edison-Change the music”, un contest dove erano impegnati 500 gruppi selezionati da Franco Mussida, storico chitarrista della Pfm. Una gara che ha permesso alla band marchigiana di essere l’open-act nel concerto di Bon Jovi allo stadio di Udine, quindi, di suonare di fronte a un pubblico scatenato di 40mila fan. Il che ha aperto un futuro tutto in rosa. «I brani incisi sui nastri demo inviati per la gara – racconta Archelao Macrillò - sono stati accolti in modo così positivo da portarci a chiudere un accordo con l’americana “White Lions Audio” e di fare delle 13 canzoni originali il nostro album di debutto “The Time Has Come”, registrato con Luca Bignardi a Bologna». Due tour negli Stati Uniti, nel 2017 e nel 2018, e la musica dei quattro marchigiani si riversa ovunque, diffusa dalle radio di tutto il mondo. Un secondo album nel 2019, il fermo del Covid e salvo imprevisti, la ripartenza con un terzo tour negli States alla fine di questo mese.
«A Sanremo Rock, ci siamo capitati per caso», confessa Macrillò che al momento è l’unico che vive solo ed esclusivamente di musica: oltre ai concerti della band insegna percussioni presso la scuola di musica civitanovese “Il Palco”. Michele Trillini invece lavora nel settore del marketing, Patrick Pambianco nell’immobiliare e Franck Lapini è ortodontista. «La nostra manager americana ci ha suggerito d’iscriverci e abbiamo seguito il consiglio ben consapevoli che la manifestazione è una vetrina importante, una tappa che, come band, va assolutamente vissuta».
«Abbiamo alle spalle numerosi festival, siamo emozionati ma il giusto», afferma ancora Macrillò che, fino a ieri, era in vacanza in Toscana aspettando che i suoi compagni lo andassero a prendere.

Bello, il video della canzone: firmato Mirco Cancellieri e Raffaele Filippetti racconta il mondo con un primo piano delle belle spiagge di Civitanova.

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