Haber e Boni a Maiolati
San Severino e Ancona

Haber e Boni a Maiolati San Severino e Ancona
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Lunedì 9 Dicembre 2013, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 15:58
ANCONA - Marted 10 dicembre prosegue al Teatro Spontini di Maiolati la stagione della Fondazione Pergolesi Spontini realizzata con l’Amat e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Maiolati Spontini con il contributo di Banca Popolare di Ancona e Sogenus. In scena Alessandro Haber e Alessio Boni vestono i panni di Freud e Dio, personaggi che guardano dalla stessa finestra la malattia dell’uomo, la pazzia del mondo in una commovente, dolce ed esilarante pice di ric-Emmanuel Schmitt, Il visitatore diretta dalla sapiente regia di Valerio Binasco, tradotta e rappresentata in 15 lingue e in oltre 25 paesi.

Dopo Maiolati, lo spettacolo sarà in scena al Teatro Feronia di San Severino Marche l’11 dicembre (biglietteria 0733 634369). Da giovedì, poi, fino a domenica lo spettacolo approda al Teatro delle Muse fino a domenica



Aprile 1938. L' Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud – interpretato da Alessandro Haber –, il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo – nei suoi panni Francesco Bonomo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore – interpretato da Alessio Boni – che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?



Per informazioni: biglietteria del Teatro G.B. Pergolesi 0731 206888. Inizio spettacolo ore 21.
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