Erano scappati da Kiev
La coppia era arrivata a Fano lo scorso marzo fuggendo da Kiev. L'indagato, che ha una doppia nazionalità, ucraina ed egiziana, è stato interrogato dal giudice in carcere a Bologna e avrebbe fatto alcune ammissioni, in particolare sul litigio con la donna che aveva deciso di separarsi e lo aveva denunciato pochi giorni prima di essere assassinata a coltellate. La donna era tornata a casa a prendere dei vestiti: non aveva paura, nonostante la fresca denuncia effettuata nei confronti del marito. Aveva lasciato casa in Ucraina, aveva visto in faccia la guerra: mai avrebbe pensato che la sua vita, rinata a Fano, in un luogo di mare, potesse esserle strappata via a colpi di coltello. Moustafa Alashri ha nominato un suo avvocato di fiducia. Degli atti della convalida si è occupato il pm bolognese Giampiero Nascimbeni che poi trasmetterà il fascicolo per competenza territoriale alla Procura di Pesaro.