Infortuni sul lavoro, «Marche luogo non sicuro per industria e manifatturiero». Mercoledì 21 febbraio due ore di sciopero: ecco le richieste

Lunedì 19 Febbraio 2024, 18:28 | 1 Minuto di Lettura
La falsa riduzione

«Ciò vale anche per la nostra regione - commenta la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli - anche perché la riduzione registrata dalla statistica è prodotta quasi esclusivamente dalla diminuzione di denunce di infortuni da covid». I dati relativi agli infortuni denunciati nel 2023, pubblicati dall’Inail, evidenziano per la nostra regione una riduzione infortunistica del - 10% rispetto all’anno precedente ma minore rispetto al -16% del dato nazionale. La conferma che nulla cambia nella regione Marche in tema di infortuni e che permane un trend fortemente negativo è data, analizzando con attenzione il dato statistico, dall’aumento degli infortuni nel 2023 rispetto al 2022 in alcuni settori quali: le costruzioni, l’alimentare, il tessile, il legno, la chimica e la meccanica. In pratica, complessivamente, il manifatturiero fa registrare un aumento complessivo di infortuni nel 2023 del +2,7%. Analogamente continuano ad aumentare in modo significativo le malattie professionali che arrivano nel 2023 a 6771 casi denunciati (+ 14,5%) rispetto al 2022,aumento che interessa in modo esclusivo il settore industria e servizi, con + 18,3% di denunce.

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