Covid, negli Usa tornano le mascherine. In Italia gli esperti si dividono: «Indossarle sui mezzi». «No, vaccinare i fragili»

di Domenico Zurlo
Martedì 12 Dicembre 2023, 18:19 | 2 Minuti di Lettura

Mastroianni: mascherine ormai un tabù

«Oggi indossare una mascherina», per proteggersi da contagi Covid o da altre malattie infettive «viene percepito negativamente. Per alcuni è persino diventato un tabù che però deve essere assolutamente sfatato a tutela dei più fragili, gli immuno compromessi che hanno scarse difese immunitarie, in una situazione in cui i virus respiratori circolano notevolmente». Così Claudio Mastroianni, past presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) a margine dell'incontro, oggi a Roma, 'La sanità che vorrei. Sanità pubblica del futuro fra ospedale e territorio', in merito alla raccomandazione dei Cdc Usa di tornare a usare la mascherina contro i contagi da Sars-Cov-2.

In quest'ambito, continua Mastroianni,
«ci vuole una grossa responsabilità da parte dei cittadini. Non servono gli obblighi. Uno degli aspetti più importanti è educare, sin dalle scuole elementari, alla prevenzione e al valore dei vaccini. L'educazione civica deve essere anche educazione alla salute e alla comprensione della necessità di comportamenti responsabili per proteggere chi rischia di più». La mascherina deve essere sempre usata nelle «persone che hanno sintomi respiratori. Così come vanno sempre usate in ospedale. Vediamo però, purtroppo ancora oggi, troppe persone che accedono nei reparti senza».

Il Covid, ricorda Mastroianni,
«sta circolando in maniera importante. Nei nostri ospedali abbiamo diversi ricoverati e nessuno di questi è vaccinato. Certo oggi la malattia è più gestibile ma contrarre un'infezione per un paziente fragile che ha già diverse malattie, significa andare incontro a scompensi. Quell'equilibrio fragile di un ottantenne o novantenne crolla a causa del virus».

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