L'inquinamento dell'aria fa ammalare non solo i polmoni, ma anche il cuore. E può causare patologie quali angina e infarto miocardico. Questo è quanto dimostra una interessante ricerca presentata al Congresso della Società Europea di Cardiologia da Rocco Montone, Massimiliano Camilli e Filippo Crea dell'Università Cattolica Fondazione Policlinico A.Gemelli ed in prossima pubblicazione sull'importante rivista Journal of American College of Cardiology.
UN TEST
Sono stati studiati 287 pazienti di Roma, la metà circa con angina, l'altra metà con recente infarto, tutti senza particolari alterazioni delle coronarie (arterie che portano il sangue al cuore).
Qual è il meccanismo con cui l'inquinamento danneggia le nostre arterie? Numerose evidenze scientifiche dimostrano che una esposizione prolungata all'inquinamento atmosferico può provocare uno stato di infiammazione cronica dei vasi con conseguente danneggiamento dell'endotelio (che è lo strato di rivestimento interno delle arterie e tra queste anche le coronarie).
Tale alterazione endoteliale potrebbe spiegare sia lo spasmo in risposta a vari stimoli sia, successivamente, lo svilupparsi di placche aterosclerotiche all'interno delle arterie. Tutti questi fenomeni sarebbero favoriti da altri fattori di rischio eventualmente presenti, quali il fumo o l'ipercolesterolemia. Limitare l'esposizione all'inquinamento è indispensabile anche per la salute del cuore perché potrebbe ridurre il rischio di futuri eventi correlati alla cardiopatia ischemica sia su base aterosclerotica che da spasmo coronarico.
IL FUMO
Cosa fare? L'uso di purificatori a casa e di mascherine se si è nel traffico cittadino potrebbe essere utile in particolare nei soggetti fragili e con altri fattori di rischio. Ovviamente, togliere il fumo di sigaretta è imperativo.
* Professore di Cardiologia Università Cattolica Roma