Ai tempi del coronavirus cambia anche la colazione: più abbondante, aiuta il buon umore

Ai tempi del coronavirus cambia anche la colazione: più abbondante, aiuta il buon umore
Ai tempi del coronavirus cambia anche la colazione: più abbondante, aiuta il buon umore
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Sabato 18 Aprile 2020, 14:54

La colazione ai tempi del coronavirus diventa sempre più importante, e  l’8% degli italiani tende a mangiare di più al mattino mentre si riducono le porzioni a pranzo (-5%), cena (-8%) e nei fuori pasto (-22%). Lo dice una ricerca dell’Istituto Eumetra per Unione Italiana Food: per 1 italiano su 2 il momento della prima colazione è ritenuto molto importante. E durante la pandemia i vantaggi di una abbandonate colazione riguardano non solo i benfici fisici, ma anche psicologici. Infatti secondo gli esperti la prima colazione ha effetti positivi anche per lo spirito. 

Ottimo per la prima colazione carboidrati complessi e zuccheri semplici, come pane tostato integrale o fette biscottate con marmellata o miele che possiamo alternare, nel corso della settimana, a della crema spalmabile, dei cereali da prima colazione o un prodotto da forno.  


I VANTAGGI FISICI - «Qualsiasi tipo di attività, fisica o psicologica, si svolge in maniera più razionale se si fa colazione, come dimostrano numerosi studi epidemiologici – commenta Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma – Ma non solo. Dal punto di vista metabolico, le persone che saltano la prima colazione hanno un maggiore rischio di andare incontro a obesità e diabete. La prima colazione, inoltre, è il pasto più importante per sincronizzare l’orologio biologico perché arriva dopo il digiuno più lungo, quello notturno».

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TRA ENDORFINE E BUON UMORE - «In questo periodo di sconvolgimento delle nostre abitudini, dei nostri ritmi quotidiani, perché non costretti a mantenere le routine, meglio evitare che ognuno costruisca in modo “anarchico” i suoi orari (di risveglio, di addormentamento, di studio o lavoro) – commenta Paola Medde, psicologa e psicoterapeuta – questo renderebbe difficile, più di quanto già non sia, la convivenza».
Non solo un momento di condivisione ma anche un modo per prenderci cura di noi stessi. «Più ci apprezziamo e più tempo dedichiamo alla nostra salute, anche attraverso l’alimentazione, per essere piacevoli per noi e per gli altri: infatti, anche una sana alimentazione è fondamentale nel costruire e mantenere benessere. Quindi, se vogliamo avere cura di noi anche restando in casa, perché non iniziare proprie da piccole migliorie alimentari?».

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NON SALTARE I PASTI -  La quarantena inoltre può essere una buona occasione per imparare a distribuire meglio i pasti nel corso della giornata senza rinunciare alla canonica suddivisione dei 5 pasti al giorno in questo momento in cui siamo costretti in casa. «I pasti non vanno saltati, in questo momento di maggior sedentarietà – commenta Luca Piretta – e, se proprio non vogliamo farne 5 al giorno, meglio scendere a 4 o, in alternativa, ridurre le porzioni di ciascuna portata: la questione dei 5 pasti al giorno, infatti, non è legata al dispendio energetico. Inoltre, possiamo approfittare di questo “stop” per allenarci a dosare meglio ciò che mangiamo”. Attenzione anche alla velocità con cui si mangia. «Bisognerebbe mangiare lentamente durante tutti i pasti, non solo a colazione – aggiunge Piretta  – in modo da consentire allo stomaco di adattare la parete muscolare, per albergare il cibo che arriva». 

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GLI ORMONI DELLA FELICITA' - «Mai come in questo periodo storico, c’è necessità di innalzare il tono dell’umore – spiega la dottoressa Medde – La quarantena ha limitato la nostra esposizione alla luce solare e anche la nostra attività fisica riducendo di molto la nostra produzione di endorfine, dette anche ormoni della felicità. Un menù che ci gratifichi al mattino può giocare un ruolo importante». 
 

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