Carpe morte nel fiume Candigliano anche senza un’emergenza

Carpe morte nel fiume Candigliano anche senza un’emergenza
Carpe morte nel fiume Candigliano anche senza un’emergenza
di Roberto Giungi
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Martedì 29 Agosto 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:30

URBANIA «Carpe morte sul fiume Candigliano senz’acqua - commenta l’ingegnere Federico Baldetti del gruppo acqua di Urbania - le foto le ho scattate sabato scorso dal ponte in località San Donato tre chilometri a monte di Piobbico. Non solo la fauna ittica viene trattata peggio di una cosa senza vita ma bisogna ricordare a tutti che questo è il fiume sul quale si vorrebbecostruire la grande diga». Della quale non si parla più. 

 
La pulizia degli invasi


«A dire il vero - riprende Baldetti - non si parla più non solo della grande diga, ma nemmeno della pulizia degli invasi.

La siccità non si è fatta sentire come gli anni scorsi. L’anno è stato piovoso e almeno fino a Ferragosto tutto è filato via abbastanza liscio. Adesso si risente la crisi ma sembra che torni la pioggia». Quello che potremmo definire il grande silenzio è stato un fatto occasionale: «Certo. I problemi sono tutti lì più in evidenza di prima. Non c’è stata captazione dal Burano per via delle complicazioni ambientali causate dalla grande alluvione. Del pozzo di Sant’Anna nessuno ha parlato per cui non abbiamo notizie dal che si dovrebbe dedurre che gli è stata riservata la stessa sorte del Burano salvo indicazioni che al momento altro non possono essere che supposizioni».

Il silenzio è tornato ad avvolgere completamente anche sulla pulizia degli invasi: «Chi c’era all’incontro-dibattito organizzato mesi fa, a Calcinelli di Colli al Metauro da Cristian Bellucci presidente dell’associazione culturale LiberaMente ha sentito bene cosa era stato assicurato. Chi non c’era e ha letto il resoconto giornalistico ha preso atto che la pulizia degli invasi è un tema che deve essere ripreso e focalizzato. Su questo non mi pare possano esserci dubbi». Quanto alla rete laghi «il tema è più che mai attuale, abbiamo aperto un nostro sito e stiamo raccogliendo adesioni da ogni parte d’Italia in modo massiccio». 


La rete dei laghi


Prende la parola Augusto Albertucci altro componente attivo del gruppo acqua: «Ormai è chiaro che la rete laghi è la soluzione ottimale di tutti i mali. Purtroppo si continua, almeno qui da noi, a far finta di nulla diversamente da quello che succede in altre parti d’Italia. Anche su questo fronte non ci dobbiamo arrendere. Possibile che una soluzione di così evidente efficacia debba a tutti i costi essere sotterrata perché si vuole la grande diga in un fiume dove non c’è nemmeno l’acqua?». Il grande silenzio sta facendo… rumore. 

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