URBANIA «Carpe morte sul fiume Candigliano senz’acqua - commenta l’ingegnere Federico Baldetti del gruppo acqua di Urbania - le foto le ho scattate sabato scorso dal ponte in località San Donato tre chilometri a monte di Piobbico. Non solo la fauna ittica viene trattata peggio di una cosa senza vita ma bisogna ricordare a tutti che questo è il fiume sul quale si vorrebbecostruire la grande diga». Della quale non si parla più.
La pulizia degli invasi
«A dire il vero - riprende Baldetti - non si parla più non solo della grande diga, ma nemmeno della pulizia degli invasi.
Il silenzio è tornato ad avvolgere completamente anche sulla pulizia degli invasi: «Chi c’era all’incontro-dibattito organizzato mesi fa, a Calcinelli di Colli al Metauro da Cristian Bellucci presidente dell’associazione culturale LiberaMente ha sentito bene cosa era stato assicurato. Chi non c’era e ha letto il resoconto giornalistico ha preso atto che la pulizia degli invasi è un tema che deve essere ripreso e focalizzato. Su questo non mi pare possano esserci dubbi». Quanto alla rete laghi «il tema è più che mai attuale, abbiamo aperto un nostro sito e stiamo raccogliendo adesioni da ogni parte d’Italia in modo massiccio».
La rete dei laghi
Prende la parola Augusto Albertucci altro componente attivo del gruppo acqua: «Ormai è chiaro che la rete laghi è la soluzione ottimale di tutti i mali. Purtroppo si continua, almeno qui da noi, a far finta di nulla diversamente da quello che succede in altre parti d’Italia. Anche su questo fronte non ci dobbiamo arrendere. Possibile che una soluzione di così evidente efficacia debba a tutti i costi essere sotterrata perché si vuole la grande diga in un fiume dove non c’è nemmeno l’acqua?». Il grande silenzio sta facendo… rumore.