Le due tragedie mortali, nel breve volgere di tre mesi, hanno alzato improvvisamente il livello dell’attenzione politica e sociale sulla più importante industria fanese, con l’attivazione di un’inchiesta parlamentare accanto a quelle giudiziarie della procura della Repubblica di Pesaro e con la promozione di una verifica tra azienda e sindacati sul tema della sicurezza.
Per la morte di Rodolfo Cangiotti - 49enne fanese, magazziniere schiacciato (una settimana fa) da un bancale di lana di roccia durante un trasporto con il muletto - sul registro degli indagati è iscritto per ora solamente il rappresentante legale dell’azienda, Giancarlo Paci. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo e l’atto è dovuto, in attesa dell’autopsia sulla salma che è programmata per mercoledì, il giorno seguente il sopralluogo del medico legale nella zona dell'azienda dove è avvenuta la tragedia, sottoposta a sequestro.
A carico di Giancarlo Paci è aperta un’altra indagine per omicidio colposo della procura pesarese in relazione alla morte di Morris Furlani, 40 anni fanese, precipitato il 9 marzo scorso dal tetto di un capannone e deceduto nell’impatto con il suolo dopo un volo di 12 metri. Insieme con lui è indagato il responsabile della manutenzione.
Delle due tragedie alla Profilglass, si occupa anche la commissione d'inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. Dopo aver acquisito la documentazione del precedente incidente mortale, la commissione presieduta dalla senatrice pesarese Camilla Fabbri ha convocato a Roma, per mercoledì alle 13,30, il prefetto Luigi Pizzi perché riferisca sull’ultima tragedia. A seguire è prevista l’audizione dei funzionari dell’Asur, che si occupano del caso.
La Profilglass, dal canto suo, ha invitato le organizzazioni sindacali per un confronto domani pomeriggio. Dopo i due infortuni mortali, che seguono un altro recente grave incidente e alcuni incendi all’interno della Profilglass, la Cgil intende chiedere la verifica del documento di valutazione dei rischi.