«Case Bruciate sito migliore per il nuovo ospedale». Il comitato dei residenti contro Muraglia: la Regione non ceda

Il rendering del volume dell'ospedale inserito nel contesto urbano di Muraglia
Il rendering del volume dell'ospedale inserito nel contesto urbano di Muraglia
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 4 Novembre 2021, 09:51

PESARO - Il comitato dei residenti a Muraglia e a Montegranaro teme decisioni precostituite sulla scelta del sito per il nuovo ospedale a Pesaro. Tanto da mettere sul chi vive la Regione riguardo a un «eventuale cedimento su Muraglia». Se ciò avvenisse, si configurerebbe come «una resa politica» dell’amministrazione Acquaroli al sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che vincerebbe «un’enorme prova di forza», dimostrandosi «capace di imporre la sua ferma volontà ben al di fuori dei perimetri della sua giunta, fino a dettare la sua agenda, sbagliata, a palazzo Raffaello».

Le priorità dei residenti
Se dipendesse dal comitato, non ci sarebbe partita nella scelta fra le due ipotesi in campo: Muraglia oppure Case Bruciate. Disco rosso nel primo caso; via libera nell’altro, ritenuto l’opzione più logica: «Ampio l’elenco di ragioni tecniche a favore». Sta valutando pro e contro di entrambe le soluzioni una commissione bilaterale (Regione-Comune) composta da sei figure tecniche, che dovrà pronunciarsi entro il 10 novembre prossimo. Sul piatto una struttura da 372 posti letto, dal costo stimato di 140 milioni se fosse costruita a Case Bruciate e di 170 a Muraglia.

Ma anche in questo caso i conti non tornano, considerando che Ricci ha già dichiarato inattendibile il computo della Regione e annunciato una nuova valutazione dei costi da parte dei tecnici comunali. Argomenta il comitato dei residenti a Muraglia e a Montegranaro: «Lo scenario che temiamo, già paventato nelle dichiarazioni del sindaco, è che la commissione possa concentrarsi su una revisione dei costi ed eliminare il risparmio di ben 30 milioni che il master plan (piano guida per chi legge) della Regione quantifica nel caso di una scelta razionale su Case Bruciate».

Revisione dei prezzi per la Corte dei conti
Sempre secondo il comitato, «questa operazione proverebbe a disinnescare i molto probabili ricorsi alla Corte dei Conti. Automaticamente però, deve essere chiaro, significherebbe aver sbagliato di ben 30 milioni il master plan edilizio alla voce costi ospedale di Pesaro, certificando un enorme e imperdonabile errore contabile dei tecnici regionali che lo hanno realizzato».

Il comitato esprime dunque «speranza che prevalga la ragione», ritenendo in tutta evidenza una forzatura l’eventuale scelta di Muraglia e la volontà di realizzare a tutti i costi «un’opera così importante e costosa in un sito totalmente inadatto, piccolissimo, con evidenti problematiche e grandi rischi idrogeologici, chiare carenze viarie e devastante impatto ambientale e paesaggistico».

Perché farlo, è la domanda, «quando esistono alternative che non presentano alcuna di queste problematiche? È veramente questa la pesante eredità che vogliamo lasciare ai nostri figli, non rispettando l’ambiente e realizzando importantissime opere contro ogni logica?».

La perplessità per i tempi
L’ulteriore perplessità riguarda i tempi per la scelta del sito. Il gruppo di cittadini si chiede infatti come possa la commissione, «attraverso due o tre veloci sedute, valutare bene tutta la complessità delle questioni tecniche in campo». Troppa fretta, sempre secondo il gruppo dei cittadini, potrebbe nascondere «scelte forse già fatte», ma di cui la politica «non vuole prendersi la responsabilità». Tra le altre cose appare evidente che il comitato dei residenti avrebbe preferito se fosse stata girata pagina sotto ogni aspetto: «Riteniamo una condizione basilare e fondamentale formare una commissione di esperti nuovi».