Il fiuto
Piccoli dettagli che hanno destato l’attenzione di una pattuglia di militari dell’Esercito, impegnati nell’operazione Strade sicure e che nel loro perimetro di pertinenza hanno anche la stazione ferroviaria di Rimini. Ieri intorno alle 18 hanno notata una giovane donne aggirarsi tra i binari manifestando una certa agitazione. L’hanno avvicinata con cautela. «Tutto bene» le hanno chiesto e la donna ha risposto in inglese. «Ma non sei italiana» hanno aggiunto.
Il colloquio
Allora è partita una sorta di colloquiale trattativa per capire le ragioni dell’agitazione e dei timori della giovane donna. Alla fine ha accettato rivelare la sua identità. «Mi chiamo Sara Tomassini». Proprio in quei frangenti transitava nei dintorni della stazione una volante della polizia. I militari hanno fermato la pattuglia mostrando agli agenti la ragazza intimidita e agitata. Nel cruscotto dell’auto della polizia l’identikit di Sara. Sono stati gli stessi poliziotti a prendersi cura della giovane donna conducendola in questura. Del suo ritrovamento sono stati informati i familiari. Per loro una grande e comprensibile gioia.