Operazioni immobiliari, Marche Nord revoca la procura: centrata la critica del sindaco Petrucci. Ma la direzione tace la decisione

Operazioni immobiliari, Marche Nord revoca la procura: centrata la critica del sindaco Petrucci. Ma la direzione tace la decisione. Nella foto petrucci e la direttrice generale Capalbo
Operazioni immobiliari, Marche Nord revoca la procura: centrata la critica del sindaco Petrucci. Ma la direzione tace la decisione. Nella foto petrucci e la direttrice generale Capalbo
di Lorenzo Furlani
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Domenica 23 Ottobre 2022, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 11:52

PESARO - Stop alle operazioni di compravendita degli immobili. Dopo le critiche mirate del sindaco di Mombaroccio, la direzione di Marche Nord ha disposto la revoca della procura generale alla dirigente del bilancio, che l’autorizzava a compiere atti di straordinaria amministrazione del patrimonio immobiliare. L’autorizzazione, infatti, risulta incompatibile con le norme di transizione verso il nuovo assetto del servizio sanitario regionale, che sarà operativo dal prossimo primo gennaio. Ma, pur replicando alle critiche, l’azienda non ne ha dato notizia né all’opinione pubblica, né al sindaco.

La risposta un mese fa

La decisione emerge circa un mese dopo ed è certamente l’effetto dell’iniziativa del sindaco Emanuele Petrucci, che prendendo le mosse da alcune compravendite degli ultimi mesi aveva contestato la delega data alla dirigente dell’unità operativa complessa bilancio e patrimonio a provvedere in modo esclusivo a tutte le operazioni di gestione immobiliare, tanto più a ridosso dell’incorporazione di Marche Nord nella costituenda azienda sanitaria territoriale, che sostituirà l’Area vasta 1 dell’Asur.

Marche Nord nella risposta istituzionale e pubblica indirizzata a settembre a Petrucci - il quale chiedeva informazioni in virtù delle funzioni consultive e di vigilanza sulla sanità svolte nell’ambito della conferenza dei sindaci - aveva difeso la legittimità della delega di funzioni adottata e non aveva comunicato la decisione di revocare la procura generale sottoscritta nel gennaio 2021, presso lo studio notarile Licini, a favore della dirigente del bilancio per compiere tutti gli atti dispositivi dei diritti reali sul patrimonio, a partire dalle compravendite.

Atto incompatibile con la riforma

Dunque, una modalità organizzativa entrata in conflitto con la riforma sanitaria che vieta (dal 12 agosto, giorno dell’entrata in vigore della legge 19/2022) ad Asur, Aree Vaste e Marche Nord di compiere atti di gestione straordinaria del patrimonio immobiliare, salvo quelli indifferibili e urgenti, che devono essere preventivamente autorizzati dal direttore del dipartimento salute della Regione.

La direttrice generale Maria Capalbo, il direttore sanitario Edoardo Berselli e il direttore amministrativo Antonio Draisci di Marche Nord, nello stesso giorno in cui rispondevano al sindaco di Mombaroccio, hanno comunicato alla responsabile del bilancio Anna Gattini di bloccare ogni operazione immobiliare che traesse legittimazione dalla procura generale in questione, nell’attesa di formalizzarne la revoca.

Confermata invece la delega del gennaio 2020 a provvedere, in sostanza, alla gestione e alla manutenzione ordinarie degli immobili.

La mancanza di trasparenza

Le due comunicazioni mettono in evidenza un chiaro difetto di trasparenza su una questione diventata sensibile sui piani amministrativo e politico, in particolare nei confronti di una figura istituzionale che ha un ruolo in materia sanitaria.

Emanuele Petrucci aveva segnalato le determine di Marche Nord del 30 giugno scorso per l’“indizione di un’asta pubblica per l’alienazione di alcuni beni di proprietà di questa azienda” e del 5 agosto scorso per la “trattativa privata per l’alienazione di alcuni beni immobili disponibili. Aggiudicazione definitiva fabbricato residenziale e magazzino siti in Pesaro”.

Ed è di pochi giorni fa l’accusa politica di «informazione opaca» rimbalzata dal consiglio regionale e rivolta dall’opposizione del M5s all’assessore alla salute Filippo Saltamartini proprio sulla gestione di Marche Nord (in quel caso per gli affidamenti alle cooperative dei medici).

Non a caso, dopo la replica dell’azienda ospedaliera, definita elusiva, il sindaco di Mombaroccio si era rivolto al presidente della Regione Acquaroli per sollecitare la revoca di quella delega vista la mancanza nella risposta di ogni riferimento «a un seppur minimo collegamento con l’Asur, Area Vasta 1».

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