Sopralluogo per il ponte della ciclovia del Metauro. L'assessore regionale Baldelli: «Così uniremo due quartieri di Fano»

Sopralluogo per il ponte della ciclovia del Metauro. L'assessore regionale Baldelli: «Così uniremo due quartieri di Fano». Nella foto, da sinistra, Marco Petrangeli, Nardo Goffi e francesco Baldelli
Sopralluogo per il ponte della ciclovia del Metauro. L'assessore regionale Baldelli: «Così uniremo due quartieri di Fano». Nella foto, da sinistra, Marco Petrangeli, Nardo Goffi e francesco Baldelli
di Andrea Amaduzzi
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Sabato 3 Febbraio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:42

FANO Sopralluogo ieri nell'area in cui verrà edificato il ponte ciclopedonale in acciaio destinato a rappresentare l'elemento forte della ciclovia del Metauro in territorio fanese e anche il principale simbolo dell'intera opera.

«Giù una barriera storica»

«Andremo ad abbattere una barriera storica» ha commentato l'assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli, raggiunto sul posto dal sindaco Massimo Seri e accompagnato, oltre che dall’architetto Goffi della Regione, anche da Marco Petrangeli, esperto in materia di progettazione di ponti che sta collaborando con Anas Marche.  Per Baldelli non si tratterà soltanto di «un’opera che unisce due quartieri», ma anche della traduzione sul campo «della visione delle infrastrutture» individuata dall'attuale governo regionale, incarnando «i concetti di intermodalità, sicurezza e sostenibilità alla base nel piano delle infrastrutture ‘Marche 2032’».

Definiti di nuovo «enormi i benefici per chi vive in uno dei quartieri più popolosi della terza città delle Marche», con esplicito riferimento a Sant’Orso ma estendendo la valutazione a Bellocchi.

Scavalcati via, canale e superstrada

Quel ponte che guaderà il tratto iniziale della superstrada, il canale Albani e via Papiria è indicato come lo strumento in grado di «ricucire una ferita profonda», ampliando la connessione con il resto della città «di famiglie da sempre isolate dai principali servizi». In quest'opera colto anche «un modello innovativo per tutto il sistema di mobilità delle Marche, pensato non solo per soddisfare un turismo moderno per famiglie e appassionati delle due ruote, ma anche per valorizzare il polmone verde del parco urbano, adiacente all’aeroporto e vicino anche alla nuova piscina».

In questo senso risulterà organica anche al percorso ciclopedonale in fase di realizzazione lungo il perimetro dell'aeroporto e pensato proprio per consentire agli utenti della mobilità dolce di raggiungere l'impianto. Finanziata dalla Regione con 6,5 milioni l'infrastruttura intercetterà anche la ciclovia Adriatica, orientandosi poi verso l'entroterra e sempre costeggiando il fiume, per uno sviluppo di 74 chilometri e attraversando dieci Comuni.

Il protocollo firmato

Con quello di Fano ormai quasi due anni fa era stato siglato un protocollo d'intesa il cui contenuto è stato avallato recentemente dal consiglio comunale, ma solo grazie ad una maggioranza anomala che ha visto il centrodestra affiancarsi ad alcuni esponenti della maggioranza, a fronte delle astensioni di altri esponenti della coalizione di governo dei Cinque Stelle, mentre il Pd, da sempre sostenitore del tracciato originario configurato lungo il sedime ferroviario, aveva abbandonato l'aula.