Addio al tenore Miguel Gomez Paez, da Bogotà a Pesaro per Rossini. Vinse una borsa di studio e decise di rimanere per sempre

Miguel Gomez Paez in abiti di scena e in una recente immagine
Miguel Gomez Paez in abiti di scena e in una recente immagine
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 06:50

PESARO - È scomparso martedì scorso, all’età di 77 anni, Miguel Gomez Paez, il tenore colombiano, nato a Bogotà nel 1943, che nel 1972 vinse una borsa di studio e decise di venire a studiare proprio al Conservatorio Rossini di Pesaro. Doveva restarci solo tre anni. Non tornò più in patria e divenne pesarese a tutti gli effetti. Miguel Gomez si innamorò a tal punto della nostra città, da decidere di trasferire tutta la sua famiglia a Pesaro, mantenendo qui le sue basi anche durante la sua carriera.

 
La basi
«Il mio papà scelse Pesaro, rispetto a Parigi e Roma, anche perché era innamorato di Rossini ed era un fan di Mario Del Monaco che, in tutti i suoi dischi, diceva che aveva studiato a Pesaro», racconta il figlio Francisco, con commozione ricordando il padre. «E lo incontrò anche proprio a Pesaro - prosegue - all’Hotel Clipper. Era così felice di vivere nella Città della Musica e anche io, che ho avuto la cittadinanza italiana sette anni fa, mi sento orgoglioso di essere pesarese». In questi ultimi anni, Miguel Gomez era tornato a Pesaro, dove continuava la sua attività di insegnante: amatissimo dai suoi allievi, anche grazie al suo grande carisma.

Appassionato di social dava anche lezioni online e ha formato con il tempo, grazie alla sua maestria e alla sua passione, tanti cantanti che oggi stanno iniziando una fulgida carriera. 


Domani i funerali
«Il funerale si svolgerà venerdì mattina (ore 10, chiesa Santa Croce, via Lubiana), - prosegue Francisco - proprio per aspettare uno dei suoi allievi che venerdì ci raggiungerà da Genova e lo omaggerà cantando l’Ave Maria, ma anche la sua canzone preferita, Granada, il suo cavallo di battaglia». Dopo essere stato uno dei precursori del movimento lirico in Colombia, dando vita a spettacoli sia nei teatri che in televisione, e aver fondato decine di associazioni, Gomez si laureò al Conservatorio Rossini con la maestra Raggi Valentini, uno dei nomi di maggior rilievo dell’epoca. Da Pesaro partì poi la sua carriera in giro per l’Europa, dove si è esibito nei più grandi teatri, tra cui Vienna e Parigi, fino a far parte di una compagnia itinerante austriaca. «Mio padre era un grandissimo tenore, ma non mai voluto scendere a compromessi con il mondo della lirica, nonostante avesse la possibilità di fare una notevole carriera. Quindi ne è rimasto ai margini seppur con un percorso di tutto rispetto che ha concluso a Genova, nel Coro del Carlo Felice». Venerdì mattina, a dare l’ultimo saluto a Miguel Gomez, saranno presenti i suoi figli Francisco e Miguel, la loro mamma Giuditta e i nipoti, insieme alla sua attuale compagna Danka.

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