PESARO - Barriere sulle Siligate, il Comune prova a “smussare” il muro di Anas con il “dossier” delle proteste dei residenti: «Porteremo all’incontro tutte le criticità di questa situazione, cerchiamo una soluzione alternativa». Non poteva continuare così, muro contro muro, Anas contro tutti che tira dritto, ancora per chissà quanto tempo, senza un faccia a faccia.
Da una parte la protesta, sempre più forte dei residenti riuniti nel Comitato Consolare Flaminia, che procedono a suon di lettere e diffide, e sono pronti ad azioni più dure, per bloccare quelle barriere spuntate lungo la Statale 16 nella zona delle Siligate. Nelle loro invettive hanno sollevato rischi per la sicurezza di tutti: automobilisti ciclisti, pedoni, ambulanze che faticherebbero a transitare in casi di emergenza, i pericoli per la fauna selvatica, i problemi e rischi per i residenti nell’ingresso e uscita dalle abitazioni. Sono sostenuti anche dalle associazioni ambientaliste e animaliste. E anche la politica si è agitata. La nota della maggioranza che dice no ai new jersey e chiede di dimezzare le corsie, l’interrogazione del centrodestra con la richiesta di informazioni e proposte migliorative.
Ma l’Anas è apparsa sempre impassibile, procedendo a realizzare il muro, che nella posizione attuale dovrebbe comunque essere temporaneo per poi essere spostato al centro della carreggiata.
L’ultima lettera del comitato ha mosso le acque: hanno chiesto al Comune di farsi portavoce delle loro istanze. E dal Palazzo è partita una richiesta ad Anas per un incontro, in programma nella settimana entrante. Ieri è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani (Pd), il quale ha fatto un riepilogo delle criticità sollevate dai residenti, che, «in parte, avevano già sottolineato sia il Comune, il Quartiere e il Parco: l’attraversamento degli animali che, a causa della barriera, non riescono più a passare da un lato all’altro della strada; la difficoltà dei residenti di uscire o entrare dalle proprie abitazioni; la sicurezza dei ciclisti, la velocità di chi percorre la strada.
Tra le richieste avevamo anche proposto la possibilità di realizzare, lungo la statale, un percorso ciclabile che avrebbe fatto parte della ciclovia adriatica (percorso attualmente già previsto tra Colombarone e Gabicce); di spostare il rilevatori di velocità in corrispondenza delle abitazioni in quanto avrebbero permesso una maggiore sicurezza dei residenti. Mi auguro che dall’incontro si possano individuare soluzioni che tengano insieme l’esigenza di Anas di garantire una maggiore sicurezza con quelle espresse dei residenti».