PESARO - Accusato da cinque alunne di averle accarezzate e toccate. Docente dell’Istituto Benelli indagato per violenza sessuale aggravata dal fatto di averla compiuta su minori. Un caso che prende le mosse dal racconto delle ragazzine, raccolto dalla dirigenza scolastica e finito sul tavolo della procura. Ieri davanti al Gup di Pesaro il conferimento dell’incarico a un perito per verificare la capacità testimoniale delle ragazzine, tutte tra i 16 e i 17 anni.
La vicenda
I fatti si sarebbero svolti prima di dicembre 2021, quando il docente, 55enne, da dietro avrebbe allungato repentinamente le mani per accarezzare le ragazzine sulla testa, spalle e schiena.
L’accusa
L’avvocatessa Pia Perricci assiste tre minorenni: «Sono fatti molto gravi, la dirigenza scolastica è stata attenta e pronta ad ascoltare questo grido d’allarme. Un fatto emerso anche nelle chat della scuola. Proseguiremo l’11 maggio». Minori ancora al centro di processi perché un 60enne verrà giudicato con rito abbreviato il 27 aprile.
Il gioco millantato
L’uomo, pesarese, sarebbe accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una 12enne. Lei era un’amichetta della figlia della sua convivente. Il 60enne risulterebbe un vicino di casa e conoscente della famiglia. L’avrebbe palpeggiata e toccata nelle parti intime. Non una volta. Più volte, anche quando le accompagnava al centro estivo. Le avrebbe detto di fare il gioco del dottore. È questa la grave accusa. Condotte che sarebbero state reiterate nel tempo tanto da creare danni psicologici e turbamenti alla bambina che gli sarebbe stata affidata per ragioni di custodia. La ragazzina, dopo la perizia, è risultata attendibile e ha cristallizzato il racconto in un incidente probatorio. Una testimonianza in modalità protetta assistita da una psicologa per la consulenza tecnica. Ieri il Gup ha rinviato a giudizio l’uomo che sarà giudicato con rito abbreviato il 27 aprile.
Il risarcimento
L’avvocato Pia Perricci ha il compito di seguire la famiglia della 12enne e si è costituita parte civile. Ha chiesto un maxi risarcimento di 250 mila euro per la minore e 80 mila per la madre. «Comportamenti che hanno generato un dolore significativo per la bambina e i genitori. Una bambina che ha superato questo segreto inconfessabile ed è riuscita a parlarne con la mamma».