Museo della Motocicletta all’ex Tribunale con 71 esemplari della collezione Morbidelli salvati dall'asta

Museo della Motocicletta all’ex Tribunale con 71 esemplari della collezione Morbidelli salvati dall'asta
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Domenica 20 Settembre 2020, 04:45
PESARO - Sarà il primo piano dell’ex Tribunale di Pesaro ad ospitare il Museo della Motocicletta, con 71 esemplari della collezione Morbidelli, salvati in “extremis” dall’esportazione per vendita all’asta.



 
«Siamo molto soddisfatti dell’operazione che Asi (Automobilismo Storico Italiano) ha concluso con la famiglia Morbidelli, grazie all’intervento del Mibact. - ha affermato il sindaco Matteo Ricci nella conferenza stampa di ieri - Sappiamo tutti quanta tristezza ha attraversato la città per la scomparsa di Giancarlo, uno dei grandi geni della nostra terra. Abbiamo rischiato che un patrimonio incredibile non rimanesse qui a Pesaro, è stata una vicenda complicata, ma il sogno non è svanito. Non abbiamo mollato, non lo ha fatto l’associazione Terra di Piloti e Motori, non hanno mollato gli appassionati e collezionisti, gli amici di Giancarlo, coloro che conoscevano bene la sua volontà. Avere optato per una sede in centro di questo museo, significa rafforzare la rete museale pesarese».  
Il primo passo
Tra due settimane, a inizio ottobre, il Comune tornerà in pieno possesso dell’edificio e del cantiere avviato e poi sospeso nell’ex Tribunale. Le attività dei periti si sono concluse e la causa civile che ne seguirà avrà il suo corso: il Comune ha chiesto un risarcimento di quasi 1 milione di euro. Con la nuova idea di realizzare il museo della motocicletta al primo piano dell’ex tribunale, il primo progetto redatto dovrà essere rivisto e aggiornato alle nuove funzioni e destinazioni. «Il museo sarà un unicum mondiale, che diventerà un grande volano turistico. - ha concluso il sindaco - Insieme al vice sindaco Vimini stiamo pensando anche ad altre novità per i prossimi anni, legate al mondo dei motori».   Varie vicissitudini susseguitesi negli anni, avevano portato gli eredi di Gianfranco Morbidelli alla scelta, sicuramente sofferta, di vendere una delle raccolte di motociclette più importanti del mondo. Grazie all’interessamento e all’intervento del Mibact, che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni, Asi è riuscita a perfezionare l’accordo con gli eredi dell’imprenditore pesarese (che nel 2000 aveva inaugurato il suo museo dedicato alla storia, all’evoluzione tecnica e alle competizioni motociclistiche) acquistando 71 esemplari, con 30 differenti marchi di tutto il mondo, la maggior parte dei quali oggi scomparsi. La moto più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Presente anche la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini. Asi ha voluto recuperare anche l’esemplare della famosa vettura BBC (Benelli, Beretta, Castelbarco) presentata al Salone di Torino del 1952 ma mai entrata in produzione. Essendo rimasti di proprietà della famiglia i motoveicoli Morbidelli da Gran Premio, si spera che gli stessi possano un domani affiancare quelli recuperati da Asi per far parte dell’esposizione, decisione che sarà approfondita sulla base del progetto espositivo definitivo. Presenti alla conferenza stampa il presidente Asi Alberto Scuro, il consigliere federale Riccardo Zavatti, il presidente di Terra di Piloti e Motori Alberto Paccapelo e la direttrice Raffaella Rossini.  
Elisabetta Marsigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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