Il disagio
A Ponente lato porto, c’è chi è pronto a rimborsare al cliente, che se ne va per il disagio, il costo dell’ombrellone per il mese di agosto. Sabato mattina dopo il passaggio di Circe del giorno prima - tutto sommato contenuto nel Pesarese - a Levante sul lungomare Sauro tra bagni Iole e Bea Beach il mare è arrivato ai lettini della prima fila salendo verso la passerella. «Purtroppo si conferma una stagione strana a tutti gli effetti – osserva Claudio Casoli di bagni Iole 27 - nonostante la ricarica delle scogliere a Levante, la situazione dell’erosione non è migliorata. Non si fa altro che togliere e riposizionare gli ombrelloni delle prime file. Sabato abbiamo rimosso diversi ombrelloni, ragion per cui noi operatori di Levante ci troviamo nel mese clou della stagione a non avere la garanzia di ombrelloni da riservare last minute ai turisti in hotel o alla clientela giornaliera. Da maggio ad oggi, nonostante i ripascimenti, ma con l’alluvione e altri fenomeni estremi di mezzo, il mare si è mangiato circa 15 metri lineari di spiaggia.
L’ultima batosta
«L’erosione è tornata a farsi sentire tanto più ad agosto ricominciano le alte maree – commenta anche Andrea Ranocchi di bagni Marevivo – a dirla tutta, con quest’ultima batosta, è una stagione che prima volge al termine e meglio è. Da archiviare e passare oltre». Raffaella di bagni Irene, rincara la dose: «Il tratto di scogliera centrale fra il nostro stabilimento e bagni Marevivo è stato tagliato fuori dal ricarico e rinfoltimento. Secondo il Comune le risorse stanziate non erano sufficienti a coprire tutta la batteria e noi non eravamo tra i più bisognosi. Questi però sono i risultati: ombrelloni sott’acqua».
«I nostri clienti– rimarcano dalla Spiaggia Bianca di Sottomonte – sono costretti spesso ad andarsene perché il mare sale fino alla terza e anche quarta fila. Per questo tratto gli interventi alle scogliere, conclusi a fine 2022, non solo sono stati parziali ma si sono rivelati inutili. Il ripascimento poi è stato risicato, sono poche le risorse stanziate e già da fine giugno si è di nuovo punto a capo. Ad ogni estate è la solita storia con interventi che servono per tamponare il primo mese e mezzo, mai per durare nel tempo, quando a Sottomonte siamo messi peggio di tanti altri».
A nord non va meglio
Non cambia di molto fra il porto e Ponente, spiega anche Marco De Biagi, dello stabilimento Poste. «Sono tra i balneari che a nord subisce di più l’erosione. Da una settimana mi sono visto costretto a togliere ombrelloni dalle prime file e c’è chi resta in ammollo. Lo stabilimento ad agosto è al completo e spostare l’uno o l’altro cliente è impossibile. O si sceglie di restare nonostante il disagio oppure rischio di essere costretto a rimborsargli il mese».