Inseguimento da film, il giovane arrestato a Pesaro: «La prima volta da corriere della droga, ho visto la polizia e ho perso la testa»

Inseguimento da film, il giovane arrestato: «La prima volta da corriere della droga, ho visto la polizia e ho perso la testa»
Inseguimento da film, il giovane arrestato: «La prima volta da corriere della droga, ho visto la polizia e ho perso la testa»
di Luigi Benelli
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:12

PESARO Inseguimento e schianto in largo Aldo Moro, ieri le udienze di convalida della coppia arrestata dopo lo speronamento dell’auto della polizia. I due, di 25 e 23 anni, di nazionalità marocchina residenti fuori regione, hanno fornito le loro versioni. Con il giovane che si era prestato a fare da corriere della droga, 5 chili di hashish. La pattuglia della polizia, venerdì scorso, lungo la statale 16 a Sottomonte, all’altezza del Santa Marta, aveva intercettato un’auto proveniente da Fano, una Ford Puma, già oggetto di interesse investigativo.

L’alt non rispettato

Dopo aver intimato l’alt, il conducente aveva fatto intendere di fermarsi, ma poi ha iniziato una precipitosa fuga in direzione di Pesaro, procedendo a velocità elevatissima, anche contromano, noncurante dei veicoli che incrociava, mettendo in serio pericolo la sua e l’altrui incolumità.

Intercettato da un altro equipaggio della squadra volante che provava a sbarrargli la strada, ha speronato il veicolo di servizio e continuato la folle corsa. Inseguito, con segnali luminosi e sonori attivi e visibili, la Ford in fuga ha terminato la corsa schiantandosi contro alcune auto in sosta a largo Aldo Moro. Dall’auto era poi sceso il conducente che, con in mano un grosso borsone, con dentro i 5 kg di hashish, si era dato alla fuga lasciando all'interno la compagna. E qui è poi entrato in gioco un ragazzo, Gianalberto, che non ci ha pensato un attimo e ha fermato il fuggiasco placcandolo stile rugby. Poi è arrivato il poliziotto a completare l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fini di spaccio.

Ieri mattina il giovane, assistito dall’avvocato Francesco Coli, ha fornito la sua versione. In pratica ha detto che avrebbe dovuto solo fare da corriere per la droga in quanto a Milano aveva incontrato un connazionale che gli aveva proposto il viaggio con consegna per un compenso di 500 euro più le spese di autostrada e benzina. Connazionale che gli ha fornito anche l’auto. La droga doveva essere consegnata a un non precisato personaggio in un distributore tra Fano e Pesaro che avrebbe quindi riconosciuto la macchina. Il ragazzo si sarebbe presentato nel luogo prefissato ma non c’era nessuno per lo scambio. Così si sarebbe messo a girare finchè non è stato incrociato dalla polizia. Spaventato perché «era la prima volta» che faceva una cosa del genere, ha detto di «aver perso la testa» e di essersi dato alla fuga impazzita, fino all’epilogo noto. La sua compagna, anche lei arrestata, difesa dagli avvocati Marco Defendini ed Eleonora Nocito, ha detto di non sapere nulla della droga e che i due dovevano andare in vacanza nel Riminese. Circostanza confermata dal 25enne che ha riferito di aver detto della droga alla compagna solo durante la fuga, di fronte alle insistenti domande della ragazza sul perchè stessero correndo in maniera così pericolosa. Il giudice ha convalidato gli arresti disponendo per entrambi i domiciliari con il braccialetto elettronico.

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