L'Azienda ospedaliera: «Regole chiare per i sei sanitari non vaccinati. Non sono iscritti all'Ordine dei medici»

L'Area Vasta: «Regole chiare per i sei sanitari non vaccinati. Non sono iscritti all'Ordine dei medici»
L'Area Vasta: «Regole chiare per i sei sanitari non vaccinati. Non sono iscritti all'Ordine dei medici»
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Venerdì 3 Settembre 2021, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 10:41

PESARO -  In relazione all’articolo pubblicato ieri dal titolo “Vaccini, 9 operatori renitenti. Ma non c’è chiarezza nell’iter” riceviamo la seguente replica dall’azienda Marche Nord. «I vertici dell’azienda ospedaliera prendono le distanze dalle notizie e dai dati riportati nell’articolo - scrive la dirigente amministrativa Paola D’Eugenio -, ritenuti privi di qualunque fondamento e non corrispondenti alla realtà dei fatti. Nel corso nell’incontro con le parti sociali, che si è tenuto presso la sede della direzione di Marche Nord martedì 31 agosto, l’azienda ha chiarito come la gestione del personale sanitario non vaccinato segue un protocollo ben preciso e definito, in ottemperanza agli obblighi previsti dalle normative nazionali vigenti, posizione ben distante dalla situazione “problematica e confusionaria” palesata nell’articolo.

L’azienda, infatti - prosegue la nota della direzione amministrativa di Marche Nord -, nel perseguire l’obiettivo di mantenere le condizioni di sicurezza nella cura e nell’assistenza dei pazienti e di tutelare la salute degli operatori coinvolti nella struttura, ha fin da subito adottato tutte le misure necessarie atte a contrastare la presenza di personale sanitario non vaccinato senza valide motivazioni.

Inoltre, l’azienda intende far chiarezza anche sui numeri pubblicati, per i quali si rende necessaria una ulteriore smentita: dei 12 operatori non vaccinati che hanno ricevuto la segnalazione tramite lettera raccomandata da parte dell’azienda, sono 6 le unità che non hanno ancora regolarizzato la propria posizione, nessuna delle quali iscritta all’Ordine dei medici. Nei loro confronti, in virtù delle motivazioni sopra espresse, sono in atto i necessari provvedimenti regolamentati dalla procedura sopra detta». Nell’incontro citato, in particolare, la direzione dell’azienda ospedaliera ha discusso con i sindacalisti della sanità di Cgil, Cisl, Uil il progetto sperimentale, previsto fino al 31 dicembre, per impegnare il personale del blocco operatorio anche il sabato al fine di smaltire gli interventi chirurgici arretrati sospesi a causa della pandemia.

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