Pesaro, le piante sono protette ma «pericolose e instabili». Via libera all'abbattimento da parte di Aspes

Aspes, maxi tagli in via Talevi: «Piante pericolose e instabili»
Aspes, maxi tagli in via Talevi: «Piante pericolose e instabili»
di Miléna Bonaparte
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Domenica 15 Ottobre 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 11:02

PESARO Radici strozzanti, tronco filato, criticità dell’ancoraggio al terreno. Bollettino medico con i tipici tecnicismi difficili per i non addetti ai lavori. Ma la diagnosi finale dell’Aspes è bella chiara a tutti: abbattimento immediato di quattro alberi protetti, i Pinus pinea di via Talevi, dal civico 6 al 25, in zona Pantano-Villa San Martino. La specie fa parte di un residence condominiale, per la precisione costituisce una sorta di filare al confine tra due palazzine.

 
Le motivazioni


Il rappresentante degli inquilini ha chiesto all’azienda comunale il permesso di tagliare le piante tutelate per instabilità e perché ”arrecano danno a costruzioni, manufatti e reti tecnologiche interrate”, per esempio condotte idriche, fogne di scolo, linee elettriche e non solo.

L’autorizzazione dell’Aspes è arrivata il 5 ottobre, in seguito al sopralluogo del 22 settembre di tecnici specializzati che si sono recati in via Talevi per verificare l’effettiva pericolosità degli alberi in questione. «Il primo Pinus pinea esaminato - affermano gli operatori del verde - si trova a ridosso dell‘ingresso del residence condominiale, frequentato da automezzi e pedoni. Alla base del tronco presenta una radice strozzante (cioè che soffoca il fusto rendendolo debole e precario) e la fogna di scolo delle acque meteoriche vicina alla pianta risulta otturata, con difficoltà di deflusso specie nelle giornate di pioggia». 


La collocazione


La seconda pianta «si trova nel filare in corrispondenza di reti tecnologiche e le radici disturbano i manufatti. Inoltre se ne ravvisa una grossa e strozzante sul lato opposto della pianta». Stessa sorte per il terzo albero che «presenta a circa 2 metri di altezza dalla base un’evidente strozzatura dovuta a una legatura non rimossa e cicatrizzata all’interno. Inoltre il tronco è filato e precario, un fusto sottile che si allunga verso l’alto e non sviluppa la chioma perché soffocato dagli altri pini presenti nelle vicinanze». Infine il quarto Pinus pinea è «adiacente a un terrazzo del fabbricato, con accentuate spaccature del terreno dovute all’apparato radicale che suggerisce una criticità dell’ancoraggio del terreno e denota un probabile sollevamento del colletto radicale dalla base della pianta che può costituire un pericolo per la pubblica e privata incolumità». Contro il provvedimento si può fare ricorso al Tar entro 60 giorni. Un taglio non certo eccezionale di questi tempi. Qualche settimana fa sono state tolte di mezzo 9 piante ad alto fusto di specie protette e 13 non tutelate. La motosega ha tagliato i 22 alberi con regolare autorizzazione dell’Aspes. 


La sicurezza


Il Comune ha manifestato l’esigenza di lasciare spazio alle nuove costruzioni nell’area sportiva di Villa San Martino per la “Cittadella del basket”, tra via Togliatti e via Paganini, e sono state eliminate 7 essenze tutelate, 1 pino domestico (Pinus pinea), 1 tiglio (Tilia) e 5 lecci (Quercus ilex), e 13 non protette, 10 ligustri (Ligustrum), 1 pino nero (Pinus nigra) e 2 aceri negundi (Acer negundo). Due residenti hanno addotto invece “ragioni di sicurezza” per tagliare un pino d’aleppo e un pino domestico tutelati. L’autorizzazione è stata rilasciata il 26 settembre. 

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