URBINO - Per il Pd locale e per Viva Urbino le celebrazioni federiciane sono un «grande bluff». Entrambi i gruppi di opposizione in consiglio comunale chiederanno «il ritiro della delibera numero 124 dell’11 luglio scorso consistente in una mostra di arte contemporanea curata dal pro sindaco Vittorio Sgarbi dal costo stimato in 200mila euro che risulta completamente avulsa e forzatamente inserita nel contesto del Seicentenario delle celebrazioni della nascita del Duca e una diversa ripartizione delle risorse su soggetti ed eventi che abbiano un contesto maggiormente consono».
L’argomentazione
Lorenzo Santi, ex segretario comunale dei dem, consigliere di minoranza, sottolinea che «la grande ricorrenza, coincidente con il Seicentesimo della nascita del Duca Federico, sicuramente l’evento celebrativo più importante per la nostra città e per il territorio che è il Montefeltro e non solo, che doveva essere l’evento della ripartenza, quello del rilancio delle attività culturali di vario genere, compreso anche lo studio dell’architettura e dell’armonia della conformazione urbanistica della città, voluta da Federico, sembra procedere più nel vuoto delle parole che nella concretezza dei fatti. Così – continua un pungente Santi - è stato per il Cinquecentenario della morte di Raffaello, ancor più con la ricorrenza del Tricentenario della morte di papa Albani, Clemente XI, di cui non si è visto alcun evento».
La verifica delle carte
«Visionando poi il programma ideato dall’amministrazione sulle celebrazioni - continua il consigliere comunale - si scopre una mostra intitolata “Arte e potere.
Tanto si poteva fare e «per questo come Pd e Viva Urbino, chiediamo il ritiro della delibera e una diversa ripartizione delle risorse riguardo a soggetti ed eventi che abbiano un contesto maggiormente consono» alla ricorrenza dei 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro.