Oasi La Badia, no alla caccia da un ampio fronte ambientalista e sociale: domenica passeggiata di protesta

Oasi La Badia, no alla caccia da un ampio fronte ambientalista e sociale: domenica passeggiata di protesta. Nella foto i promotori dell'iniziativa all'Oratorio di San Giovanni
Oasi La Badia, no alla caccia da un ampio fronte ambientalista e sociale: domenica passeggiata di protesta. Nella foto i promotori dell'iniziativa all'Oratorio di San Giovanni
di Eugenio Gulini
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Domenica 7 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:01

URBINO - Una passeggiata collettiva in difesa della biodiversità dell’oasi “La Badia” dove l’Ambito territoriale di caccia Ps1 vorrebbe tornare a praticare l’attività venatoria, secondo il suo programma annuale nel quale «al paragrafo 2.1.2. lettera r) «si chiede alla Regione di completare l’iter amministrativo, già avviato negli anni precedenti, per restituire l’area dell’Oasi al territorio di gestione programmata della caccia». 

I partecipanti

La giornata di mobilitazione per l’Oasi programmata per domenica prossima, 14 maggio, e annunciata ieri all’Oratorio di San Giovanni, parteciperanno i rappresentanti del Comune di Montecalvo in Foglia, dell’azienda agricola “La Badia”, tenuta Santi Giacomo e Filippo, Mondo ies Urbino, Agesci gruppo 1 di Urbino, Cngei sezione scout Pesaro Aps, Cngei sezione scout Fermignano, Slow food Urbino, Legambiente Urbino, Pesaro e Marche, La Lupus in Fabula, Lipu Pesaro, Greenpeace Pesaro, Wwf Pesaro, Wwf Marche, Lac e Laudato Sì.

Il ritrovo è alle 9 presso l’agriturismo La Badia nel comune di Montecalvo in Foglia.

Gianluca Carrabs, coordinatore regionale della Federazione Verdi Marche e membro dell’esecutivo nazionale, ha sottolineato senza mezzi termini che «va salvaguardata l’oasi faunistica più antica d’Italia, la prima oasi dei naturalisti», istituita nel 1979, ringraziando il sindaco di Montecalvo in Foglia che «ha preso la decisione amministrativa attraverso una delibera del Consiglio comunale votata all’unanimità contro questa assurda iniziativa ed in difesa di un immenso giacimento della Natura che deve essere visto esclusivamente come un modello di sviluppo economico di tutto il territorio e della stessa Regione preservandolo dalla caccia».

«Grazie ad Arci caccia»

Ringraziamenti sono stati espressi anche ad Arci caccia «che – ha ricordato Carrabs - ha preso una posizione contraria, precisa e decisa, contro la richiesta assurda dell’ Atc Ps1». «Abbiamo aderito a questa bella iniziativa – ha la sindaca Donatella Paganelli – perché difendiamo un bene culturale, il valore dell’oasi “La Badia”, patrimonio riconosciuto a livello nazionale da spendere ogni volta che partecipiamo ai bandi. La passeggiata farà toccare con mano cosa c’è in questo sfolgorante patrimonio».


«Per noi è un vanto – ha rimarcato Luisa Busetto dell’azienda agricola La Badia – Insensata e anacronistica l’apertura in questo sito della caccia. Ci sono scolaresche di ogni ordine e grado che usano l’oasi come lezioni di educazione ambientale. Tra l’altro è sempre aperta e fruibile e non vogliamo che sia violata». 

Il pregio naturalistico

«Qualsiasi sollecitazione per l’oasi – sottolinea Marianna Bruscoli della tenuta Santi Giovanni e Filippo - troverà man forte da parte della nostra famiglia che ha sempre creduto in questa terra e vogliamo preservarla a tutti i costi». «Un sito ecologico straordinario di una luce incredibile ed una ricca fauna super protetta come il grillaio e l’aquila minore – lo decanta l’esperto di faunistica Giuliani Angelo –. Scienza e cultura non producono fame ma ricchezza a spirito e corpo». «Facciamo squadra e che sia, la difesa dell’oasi, un progetto di comunità», sollecita e conclude Maurizio Franca dell’associazione Laudato Sì. 

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