Nuova legge urbanistica a Fano, Acquaroli rassicura: «Norme equilibrate, conciliamo il paesaggio con l'economia»

Nuova legge urbanistica, Acquaroli rassicura: «Norme equilibrate, conciliamo il paesaggio con l'economia». Nella foto il pubblico nella sala del Gonfalone di Fano e, nel riquadro, Francesco Acquaroli
Nuova legge urbanistica, Acquaroli rassicura: «Norme equilibrate, conciliamo il paesaggio con l'economia». Nella foto il pubblico nella sala del Gonfalone di Fano e, nel riquadro, Francesco Acquaroli
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 11 Novembre 2023, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 07:46

FANO Dopo 30 anni la Regione ha deciso di mettere mano alla legge sull’urbanistica e ieri l’assessore competente, il fanese Stefano Aguzzi, era in città per illustrarne i contenuti insieme con il governatore marchigiano Francesco Acquaroli. Un’investitura sotto traccia che lancerebbe Aguzzi come possibile candidato sindaco del centrodestra a Fano? Il presidente della giunta regionale ha glissato: «Per tali argomenti bisogna interpellare i partiti».

I nuovi criteri pianificatori

Il convegno sui nuovi criteri di pianificazione territoriale ha riempito di pubblico la sala del Gonfalone, in via Rinalducci: amministratori regionali e comunali, liberi professionisti, operatori di settore, dirigenti di categoria e tecnici comunali. Il 21 novembre prossimo la proposta di legge sarà votata dal consiglio regionale, per poi diventare operativa dal primo gennaio 2024, ma Acquaroli tiene a sottolineare che si è «tuttora nella fase di concertazione e revisione». E del resto ci sono uffici tecnici e tutto un mondo legato all’economia dell’edilizia che, tra perplessità esplicite o taciute, cercano di capire che cosa li aspetti.

«Quadro vecchio e superato»

Aguzzi era a Fano per rassicurare. A suo dire la proposta di legge è una risposta «importante e opportuna» alla necessità di «adeguare alle nuove esigenze un quadro di riferimento ormai vecchio e superato».

«Si propone – ha proseguito Aguzzi – una revisione della normativa in vigore dal 1992. Si compone di 36 articoli, che mirano a definire una disciplina unitaria, efficace e di corretta gestione del territorio, in grado di orientare e coordinare gli enti locali e i loro piani, favorendo un minore consumo di suolo, la rigenerazione urbana e territoriale, il riuso del costruito e lo sviluppo sostenibile».

A sua volta Acquaroli ha confermato che la proposta di legge cerca un equilibrio tra «tutela dell’aspetto paesaggistico» e «appropriate condizioni di sviluppo economico: un obiettivo ambizioso, che può essere raggiunto grazie alla condivisione».

I vantaggi

«Vedo molta attenzione intorno alla nuova legge – aveva detto poco prima Aguzzi, rivolgendosi al pubblico – ma sarei stato contento anche se ce ne fosse stata altrettanta durante gli incontri dei mesi scorsi». L’assessore regionale ha individuato un elemento cardine nel taglio alle procedure e ai tempi burocratici. Il percorso delle attuali varianti, per fare un esempio, si condenserà in una conferenza di valutazione cui siederanno Comune, Provincia, Regione e Soprintendenza. Poi il voto in consiglio comunale, che concluderà l’iter «entro 5 o 6 mesi».

Norme di salvaguardia per tutta una serie di varianti e per gli enti locali, che avranno 4 anni di tempo per uniformarsi alla nuova legge. Sostegni economici, soprattutto ai Comuni più piccoli, per adeguare il piano regolatore. Messaggio tranquillizzante per il Comune di Fano, che ha accelerato sul nuovo Prg per mettersi al riparo da sorprese: «Le scelte già fatte sarebbero in ogni caso salve».

«Un onore tornare in Comune»

Infine l’eventuale candidatura a sindaco: «Non l’ho sollecitata – ha concluso Aguzzi – e finora nessuno l’ha proposta. Per me sarebbe un grande onore, se nascesse da una decisione unitaria del centrodestra». 

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