Sit-in per il nuovo commissariato in zona Sasso, i residenti non ci stanno: «Non siamo isolati. Ecco qual è la soluzione»

Polizia in azione
Polizia in azione
di Beatrice Giannotti
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Mercoledì 26 Gennaio 2022, 09:03

URBINO - Nel primo pomeriggio di oggi ci sarà un sit-in organizzato dal sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia. Alle 15, insieme agli operatori di Polizia in servizio nel commissariato di Urbino, è in programma un presidio di protesta di fronte all’edificio in località “Sasso” in cui è al momento prevista la nuova sede del commissariato ducale. Tra gli ultimi eventi salienti sul tema, la delibera numero 71 con oggetto “Ordine del giorno sulla localizzazione della nuova sede del commissariato della Polizia di Stato” dello scorso dicembre. Il sindacato e gli operatori di polizia hanno più volte espresso il parere su una località periferica come quella in località Sasso. Un tema, questo, che sta molto a cuore non solo agli operatori ma anche a numerosi cittadini che vedono il luogo lontano, decentrato, per alcuni scomodo. 

 

Tra le attività commerciali della zona, Fisio Rehab di Stefano Santi: «Siamo una parte del territorio importante per la città a livello commerciale e non solo. Si potrebbe valorizzare di più e avere il commissariato qui potrebbe essere un valore e un servizio aggiuntivo. Anche una buona occasione per riqualificare e valorizzare la zona». Tra le realtà commerciali c’è anche quella di Mario Rosati, ex candidato sindaco per il centrosinistra e oggi consigliere per Viva Urbino. «Quando se ne è parlato, vorrei precisare, si è fatto non con una delibera ma con una mozione e si è parlato di una sede ideale, non di un posto preciso – spiega Rosati – La zona del Sasso viene definita lontana dal centro e lontana dalle comunicazioni. Il Sasso non è invece una zona lontana dalla città, inaccessibile e isolata. Vorrei che si ricordasse che, in questa zona, si trovano due supermercati che sono i più grandi di Urbino. La zona è servita da servizio pubblico e, in più, qui si trova anche la rimessa degli autobus». 

«Avere il commissariato qui, potrebbe essere un motivo in più per aumentare le corse dei mezzi e dei trasporti che sono già attivi.

Non si tratta di una zona “lontana”, non è una zona di categoria B. Secondo me si devono tenere bene a mente due concetti: non ci sono locali in centro idonei e la decisione spetta alla polizia. Al momento la sede scarseggia di spazi, ma quanti ne servono non dobbiamo essere noi a dirlo. Inoltre, sarebbe da valutare la possibilità di uffici e di un presidio in centro che poi vede una più ampia sede in questa zona. È una decisione interna a cui si può arrivare conoscendo cosa serve e le dinamiche del lavoro quotidiano, i diretti interessati, le forze dell’ordine che dovranno lavorarci, sono coloro che devono dare la propria opinione». 

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