Pesaro, sepolcri di epoca romana o forse picena: gioielli lungo la strada dell’interquartieri

Uno dei sepolcri riemersi vicino l'interquartieri
Uno dei sepolcri riemersi vicino l'interquartieri
di Letizia Francesconi
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Giovedì 29 Aprile 2021, 08:10

PESARO  - Un ritrovamento che ha quasi dell’incredibile. Tombe di epoca romana o forse più antiche di epoca Picena, vista la poca distanza da Novilara, in passato antica necropoli. 

 

Ma a fare chiarezza saranno gli esperti e archeologi della Soprintendenza ai Beni Architettonici. Certo che impresa esecutrice e Marche Multiservizi, impegnate negli scavi per lo spostamento del ramo di acquedotto in zona Muraglia-Baratoff, non potevano prevedere che nel corso dei lavori, poco dopo le 9 del mattino di ieri, le pale meccaniche si sarebbero fermate proprio in quel punto su strada Carloni. Sempre a Muraglia: gli ultimi ritrovamenti di reperti e resti romani sono avvenuti proprio in questa zona. Un’area piuttosto ampia in termini di estensione, dove sono state rinvenute anche alcune porzioni del vecchio acquedotto romano della città, proprio come l’ultimo ritrovamento del marzo scorso e ora sembra che al di sotto di quell’area potrebbe celarsi qualcosa di più, collegato ad antichi insediamenti. 


Tutto, in un perimetro che si snoda fra la Baratoff, gli orti e l’ospedale di Muraglia. Un asse che vedrà sorgere la nuova Interquartieri realizzata da società Autostrade e con i primi interventi propedeutici già avviati per lo spostamento dell’acquedotto di Marche Multiservizi e la realizzazione poi della rotatoria di via Lombroso. 

Ii tecnici della Soprintendenza avvisati dall’impresa esecutrice sono arrivati poco dopo le 9 nell’area del rinvenimento. La porzione di scavo è stata perimetrata e per ora ulteriori lavori sono sospesi per permettere alla Soprintendenza di fare le verifiche del caso. Resti di tre o quattro tombe, che almeno guardando gli scatti fotografici sembrano essere ben conservate. Ad emergere anche altri frammenti in muratura. e sempre nella porzione di area di strada Carloni poco distante dagli orti di Muraglia. 

E’ difficile capire se prima dell’avvio del cantiere di Multiservizi siano stati fatti sondaggi su porzioni precise del suolo, ma nei mesi scorsi la Soprintendenza ha condotto una serie di sondaggi nel sottosuolo anche in terreni di proprietà privata adiacenti a strada Carloni e strada dei Condotti, ma pare che nulla fosse emerso dai rilievi prima di ieri. Da una prima analisi lo scavo, a una profondità di circa 4 metri, non solo ha fatto emergere le tombe, che si presume di epoca romana, ma non è esclusa la presenza di altri resti. 

Un’ipotesi suffragata non solo dalla forma o dimensione del sepolcro ma anche dagli studi su riti e usanze dei romani negli insediamenti dell’antica Pisaurum.

Tombe che erano soliti scavare lungo tratti di vie percorse anticamente, e proprio poco distante dal luogo del ritrovamento, passava la vecchia Flaminia, che sale poi a monte dove si trova l’antica fonte di Saiano fino a scendere al mare. Il ritrovamento di ieri si trova nella zona opposta a via Spallanzani dove a marzo sono emersi altri nuovi tratti del vecchio acquedotto cittadino nel corso dei lavori interni ad un’area privata per la costruzione di una palazzina residenziale. Ritrovamento, che ora torna ad accendere la speranza e l’entusiasmo dal comitato per la promozione e valorizzazione dell’antico acquedotto e di quella zona precisa del quartiere di Muraglia. Forse l’ennesimo ritrovamento darà modo al comitato di tornare a farsi sentire e chiedere attenzione alla Soprintendenza per rendere visitabili e fruibili alcuni di questi ritrovamenti emersi nel corso di pochi mesi.

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