Rissa alla scuola per stranieri: botte e sediate, cinque denunce. Ad accendere la miccia una cena con delle compagne di corso

La polizia in servizio di notte
La polizia in servizio di notte
di Luigi Benelli
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Martedì 12 Gennaio 2021, 03:45

PESARO  - Rissa alla scuola di italiano per stranieri, cinque denunce. Sono da poco passate le 17 di ieri pomeriggio quando dei ragazzi pakistani di circa una ventina d’anni si sono ritrovati alla scuola di italiano per stranieri al plesso della vecchia scuola media Annibale Olivieri in via Confalonieri nella zona di Pantano. Due ragazzi hanno iniziato a litigare per motivi di donne. Pare che ad accendere la miccia sia stata una cena con delle ragazze della scuola. Le parole sono diventate sempre più pesanti e i toni si sono scaldati fino ad accendersi. I due si sono azzuffati e subito dopo altri tre sono intervenuti.

 

Non è chiaro se volessero sedare la lite o meno, fatto sta che ne è nata una rissa in cui tutti e cinque sono diventati protagonisti.

Se le sono date di santa ragione finchè un ragazzo ha preso una sedia e ha iniziato a percuotere il rivale su un braccio. Dovrebbe trattarsi di gruppi di due classi differenti. 


Momenti di agitazione e panico perchè alcune sedie sono state scaraventate da una parte all’altra del corridoio. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine e alla Polizia che è intervenuta sul posto con la squadra volante. La rissa è stata sedata e gli agenti hanno raccolto le testimonianze. I cinque protagonisti verranno tutti denunciati per rissa. Sono state necessarie anche le cure dei medici per gli ematomi e le contusioni riportate da chi ha subito i colpi di sedia nel braccio. I ragazzi, tutti pakistani, sono ospiti di strutture di accoglienza della città.

Da registrare a Isola del Piano un intervento dei carabinieri per le minacce subite da un veterinario. Il medico era stato chiamato per visitare delle pecore appena acquistate, ma probabilmente qualcosa non era in regola tanto che il veterinario è stato minacciato dal proprietario dei capi di bestiame. Motivo per cui ha richiesto l’intervento dei carabinieri che hanno denunciato l’imprenditore agricolo per minacce a pubblico ufficiale, dato che il veterinario era lì in quella veste.

 

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