Il Comune studia il galateo social: sotto esame i post dei dipendenti ma l'iter sarà condiviso

Il Comune mette sotto esame i post dei dipendenti
Il Comune mette sotto esame i post dei dipendenti
di Elisabetta Marsigli
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Sabato 20 Febbraio 2021, 08:25

PESARO La massiccia condivisione nel web delle nostre vite, non può prescindere da regole o da un “codice di comportamento” che va condiviso soprattutto con i dipendenti di un ente pubblico come il Comune. E tra un ex presidente americano a cui è stato vietato l’accesso e il premier Draghi che sta facendo impazzire i curiosi per l’assenza sui social, a Pesaro, Mila Della Dora, assessore con delega al Personale, ha pensato di condurre un percorso partecipativo indicando come «la pubblicazione e condivisione del nuovo testo sia proprio una delle novità del nuovo Codice. Una scelta fatta dall’Amministrazione per garantire trasparenza, coinvolgere i cittadini e, allo stesso tempo, valorizzare il personale dell’ente, una grande squadra». 

 

Il testo, in forma di proposta, è online sul portale dell’ente perché, come indicato dalla delibera di giunta del 16 febbraio, dovrà «seguire un percorso partecipativo che consenta di integrare nel testo, le osservazioni e i contributi che saranno presentati dalla cittadinanza». L’obiettivo è quello di favorire il più ampio coinvolgimento possibile: dai portatori di interesse alle organizzazioni sindacali, dalle associazioni ad altre forme di organizzazioni che operano nelle attività dell’ente e che forniscono servizi. C’è tempo fino al 5 marzo per trasmettere le proprie osservazioni e il proprio contributo propositivo in riferimento alla ipotesi di aggiornamento del Codice, (che specifica e integra le previsioni del Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni approvato con decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62). Il nuovo Codice, che una volta approvato si applicherà a tutti i dipendenti del Comune (a tempo indeterminato e determinato, compresi i dirigenti) allargato anche ai collaboratori e consulenti, anche terzi, che forniscono beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’Amministrazione, introduce anche ulteriori novità per regolamentare le forme di lavoro agile e le comunicazioni dei dipendenti sui social.

Due situazioni non contemplate nel precedente regolamento. Le dichiarazioni diffuse tramite web (Social, blog, chat, forum ecc.) sono infatti assimilate a quelle rese tramite strumenti tradizionali di comunicazione pubblica. «L’articolo 14 è stato pensato, così come gli altri introdotti, per dare maggior responsabilità e soprattutto valore alla figura del dipendente pubblico, che riveste un ruolo importante: rappresenta l’istituzione pubblica più vicina ai cittadini, per i quali è un punto di riferimento. - spiega Della Dora - Abbiamo cercato di restituire al dipendente, non solo l’onere di questa funzione, ma anche l’onore. Inoltre era doveroso inserire un articolo che disciplinasse anche le dichiarazioni a mezzo social semplicemente per il fatto che oggi, sempre più spesso, la nostra piazza, il nostro luogo di relazione e di incontro, è il web e in particolare i social network».

«A seconda delle impostazioni sulla privacy che il dipendente ha scelto di adottare sui profili social - conclude l’assessore - ci sarà una diffusione più o meno ampia del messaggio contestato.

Nel caso in cui sia accertata la violazione del codice, l’ente applicherà le sanzioni disciplinari previste dalla normativa e dai contratti nazionali di lavoro».

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