Pesaro supera Ancona e Bologna
per protezioni internazionali accolte

Pachistani in attesa davanti all'ufficio immigrazione di Pesaro
Pachistani in attesa davanti all'ufficio immigrazione di Pesaro
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Domenica 7 Ottobre 2018, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 17:14
PESARO - Dopo i pachistani, ecco i nigeriani: immigrazione, le preoccupazioni del sindacato di polizia. Soprattutto sul tema pachistani e sui reati commessi da migranti sollevando un nuovo caso: quello dell’alta presenza di nigeriani. A dirlo è Marco Lanzi segretario del Siulp. «L’arrivo di profughi pachistani nella nostra città non è terminato. In seguito al crollo degli sbarchi quest’anno il Ministero non ha assegnato profughi alla nostra provincia. Ma un elevato numero di richiedenti asilo continua ad arrivare nei nostri territori via terra, soprattutto pachistani e afghani». E’ un fenomeno veramente particolare, difficile da comprendere anche perché non siamo una città di confine ma siamo praticamente nel centro dell’Italia, lontani da qualsiasi rotta di accesso.

«Con un totale di 492 richieste totali di protezione internazionali accolte - prosegue il Siulp - siamo quasi in testa alla classifica nazionale, superati soltanto dalle grandi città metropolitane e da quelle città siciliane o di confine». Solo per fare alcuni esempi, città sopra i 100.000 abitanti come Bologna (452 richieste di protezione internazionale accolte), Firenze (452), Verona (331), Padova (312), Taranto (326), Parma (289), Prato (269), Modena (264) e Ancona (476). Come dato, nel 2017, spicca il numero di nigeriani che hanno presentato domanda d’asilo: 187. Recentemente, molti arresti per spaccio di droga nel nostro territorio sono riconducibili a nigeriani e pachistani. Altresì, non vorremmo che continuando di questo passo, concentrando in un territorio relativamente piccolo come il nostro profughi appartenenti solo ad alcune etnie, si creino condizioni simili a quelle di altre città ove dei quartieri interi sono in mano alla mafia nigeriana>.
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