Adesso via i malati nelle barelle. Marche Nord si riorganizza per alleggerire il Pronto soccorso

I pazienti parcheggiati al Pronto soccorso (foto d'archivio)
I pazienti parcheggiati al Pronto soccorso (foto d'archivio)
di Lorenzo Furlani
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Martedì 22 Febbraio 2022, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 11:40

PESARO - Dopo la nomina del nuovo responsabile facente funzioni del Pronto soccorso di Marche Nord, Giancarlo Titolo, incaricato di guidare il reparto fino all’individuazione del futuro primario tramite il concorso pubblico che deve essere bandito per la decadenza di Stefano Loffreda (non rientrato da un’aspettativa di due anni), l’azienda ospedaliera si sta rapidamente riorganizzando per eliminare uno dei due problemi cronici nell’unità operativa complessa di frontiera: il lungo stazionamento dei pazienti bisognosi di ricovero.

Fino a 4 giorni
La prolungata presenza sulle barelle di numerosi malati e il trattenimento fino a 4 giorni in attesa di un posto letto libero nei reparti di degenza hanno moltiplicato le difficoltà operative del Pronto soccorso di Marche Nord nei due burrascosi anni della pandemia di Covid-19, in cui la direzione è stata affidata a Umberto Gnudi, alle prese nell’ultimo anno anche con un progressivo calo di medici, tuttora in corso, per pensionamenti e trasferimenti (senza alcun nuovo ingresso), tanto che l’organico arriverà a contare nel prossimo mese di maggio 22 operatori, rispetto ai 40 del dicembre 2020 (tale carenza dall’inizio dell’anno è sopperita con la turnazione nel Pronto soccorso di Fano di un medico al giorno di specialità equipollente dell’azienda ospedaliera).

La disposizione di venerdì
Secondo la direttiva firmata venerdì scorso dalla direzione medica di presidio viene introdotta un’innovazione fondamentale nell’interazione tra il Pronto soccorso e i reparti di degenza di Marche Nord: non solo il ripristino dell’osservazione breve intensiva (Obi) al Pronto soccorso, che è stata annunciata dal nuovo direttore Titolo, bensì l’allestimento da 2 a 4 posti letto di osservazione breve intensiva in ogni reparto di degenza per un totale di 22.

In più, la direzione medica ribadisce che tutti i reparti devono garantire quotidianamente una disponibilità complessiva di 24 posti letto per accogliere i pazienti da ricoverare.

La piena implementazione di queste due misure, potenzialmente favorita dal calo attuale dei malati Covid che libera risorse professionali e tecniche, potrebbe eliminare lo stazionamento dei pazienti al Pronto soccorso. Infatti, finora tra tutti i reparti era stata garantita una disponibilità quotidiana di posti letto non superiore a 12/14 per sei giorni alla settimana e 2/3 la domenica.

La presa in carico dei malati
La nota della direzione medica di presidio dispone che, appunto, per limitare lo stazionamento al Pronto soccorso e, contestualmente, attuare una presa in carico appropriata dei pazienti, vengano attivati i seguenti posti letto (decentrati a parte la medicina d’urgenza) di osservazione breve intensiva: 6 presso la medicina d’urgenza, 2 a gastroenterologia, 4 a medicina interna del Santa Croce di Fano, 2 a neurologia, 4 a urologia, 2 a chirurgia e 2 a cardiologia del San Salvatore di Pesaro.

Degenza tra 6 e 44 ore
L’invio dei pazienti in Obi è proposto dal medico del Pronto soccorso e condiviso dallo specialista accettante. Coerentemente alle direttive del 2019 della Regione, che indica le patologie, i criteri aziendali di ricovero in Obi sono già definiti per otorinolaringoiatria, neurologia e oncologia, lo devono essere per le altre specialità. L’osservazione breve intensiva è compresa tra 6 e 44 ore.

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