Fano, lavoro senza sicurezza
Infortuni in aumento sul territorio

Il luogo dell'ultimo infortunio mortale nei pressi della Basilica di San Paterniano a Fano
Il luogo dell'ultimo infortunio mortale nei pressi della Basilica di San Paterniano a Fano
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 13:03
FANO - Aumentano degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: è un quadro poco incoraggiante quello definito dai dati forniti dall’ Inail di Pesaro e Urbino per quanto riguarda le problematiche sui luoghi di lavoro.

Gli ultimi numeri ufficiali sono quelli relativi al periodo di gennaio-maggio dell’anno in corso, nei quali si nota un aumento sia di infortuni che di malattie denunciate, che pesano come macigni dopo l’ultimo tragico episodio di cronaca di lunedì scorso, quando un operaio ha perso la vita in centro a Fano, a due passi dal santuario di San Paterniano.

Incremento del 10% per quanto riguarda la città di Fano, i casi aperti dall’ Inail nel periodo preso in considerazione sono 1253, contro i 1135 dello stesso periodo del 2015, con un aumento di 118 casi, pari al 10,4%. Un aumento di casi aperti si nota anche su Pesaro, con un totale di 1.458, anche se l’incremento percentuale è leggermente minore, del 9,95%. Tra i fascicoli aperti dall’Inail, sul territorio fanese ci sono 819 segnalazioni di infortuni, con un incremento dell’1,61%, mentre per quanto attiene l’ambito pesarese l’incremento è stato maggiore, pari al 4,63% con 1129 infortuni.

Più elevate invece le malattie professionali denunciate a Fano, cioè 434 del 2016 contro le 329 dello stesso periodo 2015, per un aumento del 31,91%, mentre si fermano a 328 le malattie denunciate dai pesaresi, ma l’incremento è maggiore, del 32,79%.

L’unico dato confortante resta quello degli incidenti mortali che diminuiscono sensibilmente: lo scorso anno in Provincia di Pesaro e Urbino erano stati registrati quattro infortuni mortali nel periodo gennaio-maggio, mentre quest’anno c’è stato un solo caso, a cui si va ad aggiungere il terribile episodio di lunedì di fronte alla chiesa di San Paterniano. La tendenza è esattamente opposta se si considerano i casi mortali regionali, passati da 15 a 19.

E’ da rilevare che tutti i numeri sono riferiti ai casi denunciati, quindi quelli che per i quali si apre un procedimento, ma non si escludono altre situazioni sconosciute.
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