Palpeggia una ragazza in hotel a Gabicce: patteggia due anni carcere, ma la pena è sospesa

Con l’hashtag #politicaseria il Movimento 5 Stelle cattolichino ha lanciato una nuova invettiva contro l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene, mettendo a confronto la mancata cittadinanza onoraria (da loro proposta) a Julian...
Con l’hashtag #politicaseria il Movimento 5 Stelle cattolichino ha lanciato una nuova invettiva contro l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene, mettendo a confronto la mancata cittadinanza onoraria (da loro proposta) a Julian...
di Luigi Benelli
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Giovedì 4 Aprile 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:52

GABICCE MARE - Accusato di aver palpeggiato una 18enne in hotel, ieri il patteggiamento. Il caso risale al giugno 2022 quando un 63enne romagnolo, portiere di notte in un hotel di Gabicce, fu arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Secondo l’accusa l’uomo aveva fatto delle avances alla cameriera, puntualmente respinte. Poi quando lei era dietro il bancone della reception, lui avrebbe iniziato degli abusi sessuali, immobilizzando la vittima.

Le avrebbe palpato i seni e i fianchi, poi si sarebbe strusciato sul sedere della giovane.

Infine, secondo la denuncia di lei, le avrebbe sbottonato i pantaloni e inserito la mano nelle parti intime. Un contesto a cui la giovane si era ribellata spostandosi e divincolandosi. Lui l’avrebbe ripresa a sé tenendola per il braccio, finchè la 18enne era riuscita a scappare e barricarsi in camera. Una fuga in lacrime, urlando per destare l’attenzione del cuoco. L’uomo l’avrebbe anche minacciata e le avrebbe fatto offerte indebite per non farle raccontare tutto. Ma da lì a poche ore fu arrestato. La vittima era finita sotto shock al pronto soccorso. L’uomo è finito ai domiciliari per 5 mesi e ha frequentato un corso di recupero per uomini autori di violenza. Ieri, difeso dall’avvocato Marco Vitali, ha patteggiato 2 anni con pena sospesa. La ragazzina era tutelata in sede civile dall’avvocatessa Pia Perricci che fuori udienza ha ottenuto un risarcimento di 17 mila euro. «Questa è la dimostrazione che la legge italiana, quando applicata correttamente, riesce a tutelare le vittime di reati anche se una violenza sessuale non potrà mai essere risarcita integralmente perché la dignità di una persona, la propria privacy non ha prezzo. Dopo un primo rifiuto di patteggiamento con una proposta risarcitoria di 1000 euro, il giudice ha spinto l’imputato a prendere piena cognizione del disvalore di un fatto così riprovevole».

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