Fossombrone, pistola punta in faccia
per i debiti di coca: banda sgominata

Fossombrone, pistola punta in faccia per i debiti di coca: banda sgominata
2 Minuti di Lettura
Martedì 15 Maggio 2018, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 19:54
FOSSOMBRONE - In manette il presunto grossista della cocaina sulla piazza di Fossombrone e dintorni. È un ventiquattrenne fanese, residente a Rosciano, soprannominato Pitbull ai tempi della militanza negli skinhead, gruppi di estrema destra. Arrestato dai carabinieri per spaccio di droga, è inoltre accusato di avere tentato un’estorsione ai danni di un piccolo spacciatore insolvente, ventenne forsempronese ora riparato all’estero per paura di ritorsioni. Fu un vero e proprio agguato, organizzato alla fine della scorsa estate nella Cittadella a Fossombrone. Il piccolo spacciatore fu aggredito da Pitbull e quattro suoi gregari, colpito al capo con il calcio di una grossa pistola e minacciato di morte, fino a quando non promise che avrebbe onorato i pagamenti in arretrato per alcune migliaia di euro.
La vittima, che conosceva bene Pitbull avendo militato a sua volta negli skinhead, decise così di rivolgersi ai carabinieri per chiedere aiuto, capendo di essere in pericolo. Le sue rivelazioni hanno avviato un nuovo filone dell’indagine Circoli Viziosi, riguardante lo smercio di droga a Fossombrone e nelle zone limitrofe, che si è appunto concluso con l’arresto di Pitbull e due dei quattro gregari, ora agli arresti domiciliari, accusati di aver partecipato alla tentata estorsione: un cartocetano di 30 anni e un ventottenne di Viserba. Denunciati per concorso gli altri due presunti complici, già agli arresti domiciliari perché coinvolti nella prima fase dell’indagine Circoli Viziosi. Effettuate sei perquisizioni con cani antidroga e anti-esplosivo, sequestrati un revolver, un tirapugni, coltelli e pugnali, 1.500 euro in contante e un orologio Rolex. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA