La fa ubriacare in un locale e poi la violenta: l’abuso in un casolare isolato. Accusato un ventenne siciliano

La fa ubriacare in un locale e poi la violenta: l’abuso in un casolare isolato. Accusato un ventenne siciliano
La fa ubriacare in un locale e poi la violenta: l’abuso in un casolare isolato. Accusato un ventenne siciliano
di Luigi Benelli
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:25

FANO Portata nel casolare e violentata. Deve rispondere di questa accusa un 20enne di origini siciliane. Ieri le richieste del pubblico ministero. Il giovane è accusato di aver violentato una minorenne, oggi 17enne, sotto l’effetto di alcol. La ragazzina avrebbe avuto un black out di circa quattro ore in cui i ricordi sono confusi per via dell’alcol assunto 


Il fatto


Ma ci sono delle fasi più nitide, che ha ricostruito durante il suo racconto al giudice. Secondo l’accusa lui l’avrebbe fatta bere all’esterno di un locale pesarese per poi farla allontanare dagli amici con cui aveva trascorso un pomeriggio di fine maggio 2021. Il tutto dopo averla conosciuta da poche ore. La sera, approfittando del fatto che la ragazzina fosse ubriaca, l’avrebbe portata nella sua abitazione di campagna, un casolare nell’interno fanese, chiedendole più volte di spogliarsi. Lei non l’ha fatto ma lui avrebbe continuato. «Allora te lo tolgo io il vestito» le avrebbe detto». 


Così sarebbe andato avanti afferrandola, immobilizzandola e spogliandola per avere un rapporto sessuale.

Passati gli effetti dell’alcol lei si è trovata decine di chiamate perse degli amici ma soprattutto lividi, ecchimosi e sangue. Si è recata in ospedale il giorno successivo dove è stata curata. 


I medici hanno riscontrato i segni di un rapporto sessuale subito e il fatto è finito in procura. Il 20enne è accusato quindi di violenza sessuale su minore aggravata dal fatto di aver abusato in una casa isolata privando la vittima di una adeguata difesa. Il giovane è anche accusato di lesioni perché dal referto medico risultano ecchimosi alla coscia, al ginocchio e nella zona del pube. 


L’accusa


Il pubblico ministero ieri ha chiesto la condanna a 5 anni e 5 mesi mentre la ragazzina si è costituita parte civile tramite l’avvocato Michele Mariella che ha chiesto come risarcimento del danno fisico e morale 100 mila euro. Il 20enne è difeso dall’avvocato Matteo Mattioli. Lui sostiene che la giovane era consenziente rispetto al rapporto sessuale consumato e che non era ubriaca. Infine ha detto di aver saputo che era minorenne solo al termine del rapporto, altrimenti si sarebbe fermato prima.

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